VORREI INCONTRARTI FRA CENT’ANNI (o anche qualcosina in meno!)

“Vorrei incontrarti fra cent’anni” cantava negli anni ’90 Ron. Campare ancora cent’anni: è questo il sogno che accarezzo, Cent’anni o anche qual-cosina in meno. Il tempo necessario, insomma, per sciogliere un dubbio che mi attanaglia la mente. Scoprire, cioè, dove sta la verità tra due “teorie” che, a proposito del “covid”,  hanno diviso trasversalmente il mondo scientifico, quello politico e addirittura quello religioso. Da una parte si pontifica con una sicumera da far rabbrividire; si inneggia al vaccino; si invoca la sua obbligatorietà; si chiede l’ostracismo televisivo per i no-vax; a questi, considerati presunti untori,  si augurano  i peggiori guai; e, quando l’augurio “va a segno”, si sorride sornionamente (anche su sogli altissimi!). Dall’altra si controbatte che dietro al vaccino si nasconde un piano occulto; che il vaccino non dà immunità e che anche i vaccinati si infettano e possono infettare; si inneggia alla libertà di scelta sanitaria; si accusa il governo di non impegnarsi deliberatamente nella ricerca delle cure alternative; di  non far niente per migliorare le condizioni dei mezzi di trasporto e della scuola.   L’oggetto del contendere ha riguardato di volta in volta l’origine del virus, l’utilità della mascherina, la sensatezza dei provvedimenti governativi, la validità dei vaccini, l’utilità del green pass, la costituzionalità dei Decreti (DPCM o DPR).  E via di questo passo, come se fra cent’anni, o fra qualche decennio, i bugiardi non dovessero essere smascherati dalla prova dei fatti!  Ma tant’è! Chi leggerà mai quella storia? E intanto la situazione oggi è peggiore di quella del gennaio 2021: un anno fa a Partanna  i positivi si contavano sulle dita di una mano; oggi pare che abbiano superato quota 300! Sul piano scolastico, poi, dopo aver ridicolizzato i banchi a rotelle, stranamente si è tornati al vecchio sistema delle classi pollaio, scaricando sui poveri Dirigenti la responsabilità di trovare soluzioni adeguate.  Lodevole, per la verità, risulta a Partanna l’uscita delle classi ad orario differenziato; ma per il plesso “Collodi”, posto che ogni aula ha anche una apertura sul cortile, cosa impedisce l’uscita di ogni singola classe da quella porta per evitare l’assembramento degli alunni nei corridoi e quello dei genitori davanti all’unica porta d’ ingresso?


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