Con l’inaugurato Museo Florio i turisti potranno non essere solo mordi e fuggi

SELINUNTE – Preceduta da un collegamento diretto su Rai Uno, nella trasmissione la vita in diretta, è stata realizzata l’inaugurazione del Museo Florio, la struttura industriale Ottocentesca un tempo destinata alla produzione del vino che, allocata nel Parco archeologico di Selinunte, è stata ristrutturata con finanziamenti europei.

Alla cerimonia di apertura sono intervenuti l’Assessore regionale ai Beni Culturali Aurora Fratoianni, la Dirigente Generale Maria Elena Volpes, il Direttore del Parco archeologico di Selinunte Enrico Caruso, Pietro Sciortino, Commissario straordinario del C.d.A. del Parco, il prof. Clemente Marconi e la Console Generale USA per il Sud Italia, Mary Ellen Countryman.

Significativo l’intervento del prof. Marconi che, tra l’altro, oltre a ribadire il significato dei templi espressione di pietà ma anche simbolo di potenza della città, quasi uscendo dal suo ruolo di studioso, ha sottolineato l’importanza anche economica del Museo in virtù del quale aumenterà il tempo di permanenza al Parco dei visitatori che potranno quindi non essere solo mordi e fuggi e potranno restare qualche giorno in più in quanto avranno molto più da vedere e visitare.

Tra il pubblico presente alla inaugurazione l’on. Lo Sciuto che ha ribadito: “Siamo particolarmente soddisfatti per essere riusciti nel corso degli ultimi mesi ad ottenere dei risultati che sembravano solamente sogni irrealizzabili fino a poco tempo fa – ha detto il Deputato Regionale – grazie all’istituzione dell’Ente Parco ed alla validità delle persone che hanno lavorato senza risparmiarsi abbiamo ottenuto risultati importanti e tanti altri ne arriveranno nei prossimi mesi come ad esempio la prossima mostra Abitare a Selinunte”.

Un aperitivo per gli ospiti, offerto dalle Cantine Settesoli e dall’I.PS.E.O.A. “V. Titone” di Castelvetrano ha chiuso l’evento.

albergh.

 


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