Il Paradiso si riconcilia…con la “sua” Partanna

di Antonino Bencivinni Il 6 marzo scorso la trasmissione “Uno Mattina” ha dedicato una parte del suo spazio alla fiction televisiva di successo “Il Paradiso delle Signore” e a Partanna, paese da cui “provengono”, nella fiction, tanti “partannesi”. Due personaggi di questi della fiction erano presenti nello studio di Uno Mattina: Salvatore Amato (l’attore Emanuel Caserio) e Agata Puglisi (l’attrice Silvia Bruno), un altro, Ciro Puglisi, impersonato dall’attore siciliano Massimo Cagnina nella fiction anche lui originario di Partanna come tutta la sua famiglia, era invece fisicamente nel centro belicino ed ha spiegato la presenza sua e quella del giornalista Massimo Tosi che lo intervistava in diretta per la trasmissione Uno Mattina davanti al pubblico partannese raccolto per una calda accoglienza all’attore e alla troupe televisiva davanti alla Chiesa Madre, utilizzando pochissime ma eloquenti parole: “Siamo finalmente qui nel ‘nostro’ paese di Partanna, una lacuna che dovevamo colmare”. Il servizio di Tosi era però partito mezz’ora prima, dalla pasticceria Chiofalo, dove erano stati coinvolti Angela e Giuseppe Chiofalo, nipote del nonno Peppe che decise di aprire il primo laboratorio di pasticceria artigianale a Partanna nel lontano 1898. Giuseppe ha spiegato come prepara i cannoli siciliani di produzione familiare. Kleos è soddisfatto di questo evento perché si sta cominciando finalmente a verificare quanto da Kleos auspicato nel numero di dicembre del 2021 la cui copertina (nella foto qui a lato) fu dedicata proprio ai personaggi “partannesi” della fiction televisiva che dura ormai da otto anni. Vale la pena citare l’editoriale di allora: “Noi di Kleos ci stiamo occupando nella copertina di questa soap di successo – ambientata in un grande magazzino della Milano degli anni Sessanta – perché un buon numero di personaggi, nella fiction, provengono dalla Sicilia e in particolare da Partanna, paese che col suo nome circola appunto continuamente nella soap. I cinque personaggi evidenziati in copertina sono proprio gli “emigrati partannesi” che attualmente sono protagonisti nelle scene di ogni giorno della soap trasmessa con episodi nuovi da lunedì a venerdì e poi in una serie di ripetizioni varie. Dato il successo della fiction destinato a continuare, riteniamo eufemisticamente poco lungimirante da parte dell’amministrazione comunale di Partanna rimanere indifferente e non invitare, per esempio, a qualche manifestazione cittadina gli attori “partannesi” della fiction, anche con la donazione (e la promozione) di prodotti tipici locali e con il coinvolgimento delle luci mediatiche della Tv di Stato (e non) regionale e, magari, nazionale. Partanna ha bisogno pure di questo e un’ottima occasione è arrivata gratuitamente ed inaspettatamente dalla Rai. Utilizziamo, dunque, questo vantaggio per lanciare il nome della città e i suoi prodotti culturali (come la Chiesa Madre, il Castello medioevale, i fossati dell’Età neolitica) ed enogastronomici che sono tanti, dall’oliva nocellara e dall’olio, alla vite e al vino, alla “vastedda”, alla cipolla partannese e al miele, ecc. (con una raccomandazione, però: evitando, per carità, di parlare, da provinciali, di Bélice e Belìce, distinzione che vale la pena lasciare ad alcuni intellettuali e politici dei paesi viciniori per i quali forse è stato ed è più importante far conoscere fuori dal territorio questa distinzione, sfruttando molte volte così malamente i preziosi spazi mediatici ottenuti nel passato, piuttosto che concentrarsi con determinazione e a testa bassa sul lancio dei prodotti culturali ed enogastronomici del territorio).


Pubblicato

in

,

da