Allergie sotto l’albero: attenzione ad abeti e agli addobbi, ai cipressi e alle betulacee

ROMA – Per i pazienti allergici anche il periodo natalizio può essere pericoloso. Non solo perché esistono alcune specie allergeniche, come le cupressaceae, che cominciano a fiorire in questo periodo, ma anche perché il pericolo può arrivare addirittura dall’albero di Natale.

Già in passato l’albero di Natale era stato segnalato come causa di allergie, in un lavoro di autori americani del 1970 (Derek M. Wise e coll, “Christmas tree allergy: mould and pollen studies”).

L’Albero di Natale è tradizionalmente l’Abete (Abies alba) della famiglia delle Pinaceae.

I pollini delle pinacee sono stati a lungo considerati anallergici. Principali ragioni addotte per spiegare questa bassa allergenicità sono rappresentate dalle grandi dimensioni del granulo pollinico (che ne impedirebbero l’ingresso nelle vie aeree inferiori) e i suoi bassi livelli di proteine.

“Malgrado il periodo di fioritura dell’Abete va da maggio a giugno – spiega il dott. Renato Ariano, allergologo di Genova e membro AAITO, Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri – alcuni pollini possono residuare impigliati o appiccicati nella resina tra le foglie e sul tronco della pianta. Siccome sappiamo che l’allergenicità dei pollini può perdurare a lungo, la liberazione di questi pollini nell’ambiente domestico, a distanza ravvicinata, può provocare sintomatologia nei soggetti allergici che si avvicinino all’albero di Natale.

Per questi motivi si ritiene che anche l’Albero di Natale possa costituire un pericolo potenziale per i soggetti allergici o per motivi specifici (la sensibilizzazione a pollini o a muffe) o per motivi aspecifici (le resine odorose dell’albero, le candele profumate degli addobbi). Per aggiunta gli addobbi natalizi, se sono stati tenuti per un anno in una scatola, possono essere ricoperti di polveri e di muffe.

Un problema analogo è quello degli addobbi, come candele profumate e oggetti lucidi, a maggior ragione se provengono da paesi non italiani, non controllati dalla normativa europea. “Invito sempre a diffidare dai prodotti a basso costo che provengono da paesi lontani, che potrebbero provocare reazioni non solo allergiche ma addirittura tossiche”, specifica il dott. Renato Ariano, membro AAITO.

Il consiglio del dott. Ariano è quello, a scopo preventivo, di non tenere in casa gli alberi veri per più di due settimane e di pulire accuratamente il tronco con una soluzione di acqua e candeggina (1 parte di candeggina e 20 parti di acqua).

 


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