Bloccato il taglio del 5% sui pagamenti diretti inferiori a 5mila euro. Approvata oggi la proposta del Parlamento europeo

STRASBURGO – “Si tratta di un risultato importante che può essere quantificato in circa 20 milioni di euro per l’Italia, nell’ambito dei pagamenti diretti destinati all’agricoltura”.

Così Giovanni La Via, capo delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo e relatore della Politica Agricola Comune, commenta il voto con cui oggi  (12 giugno) l’Aula di Strasburgo ha approvato la risoluzione che prevede il taglio del 5% per i pagamenti diretti, escludendo quelli sotto la soglia dei 5mila euro.

“In questo modo, gli agricoltori italiani –per una buona fetta medio-piccoli –  hanno evitato una mannaia che gli consentirà di conservare un tesoretto di circa 20 milioni euro rispetto a chi subirà l’imposizione del taglio” (si tratta di una fascia imprenditoriale che conta circa 1 milione di aziende italiane).

La battaglia condotta dai parlamentari italiani ha reso possibile l’esclusione dalla direttiva dei tanti operatori del settore che ricevono pagamenti di entità minore di 5mila euro.

“Per il nostro Paese – prosegue La Via – si tratta di un ottimo risultato, considerato che coloro che ricevono i pagamenti diretti per quantitativi inferiori ai 5mila euro, sono un numero significativo. Grazie ad un insistente lavoro di squadra – sottolinea – siamo riusciti ad escludere dalla misura tutti i beneficiari di pagamenti di entità inferiore ai 5mila euro, vincendo la battaglia contro i Paesi del centro e del Nord dell’Europa che, avendo per lo più imprese di grandi dimensioni sul territorio, premevano per un taglio dei pagamenti che includesse tutti gli agricoltori”.

 


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