Apre le porte alla città il Centro Culturale Giuseppe Basile

CASTELVETRANO – Il Sindaco di Castelvetrano Felice Errante, accompagnato dalla vedova del compianto professor Basile, dai figuranti del corteo storico di Santa Rita e dai Tamburi Aragonesi, ha tagliato il nastro di una delle più importanti opere pubbliche realizzate in questi anni, il recuperato e riqualificato Convento dei Minimi di San Francesco di Paola che è stato intitolato all’illustre castelvetranese Giuseppe Basile, venuto a mancare tre anni fa.

Storico dell’arte, critico d’arte e saggista italiano, specialista nella teoria del restauro, ha diretto per moltissimi anni l’Istituto centrale del restauro (oggi Istituto superiore per la conservazione ed il restauro). Sotto la sua direzione sono stati eseguiti alcuni tra i lavori di maggior complessità e prestigio che l’ICR abbia affrontato in quegli anni. Tra questi occorre ricordare l’intervento sugli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova e l’intervento di ricostruzione degli affreschi nelle volte crollate a seguito del terremoto nella Basilica di San Francesco ad Assisi. A partire dall’anno accademico 1991 – 92, e fino alla sua morte assunse anche l’incarico di docente presso la Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università “La Sapienza” di Roma e poi presso il Dipartimento di Storia dell’Arte.

Il centro culturale polivalente Basile diventerà il più importate centro culturale della città poiché oltre agli uffici delle attività culturali, ospiterà l’archivio storico e notarile Virgilio Titone, il Centro Internazionale di Cultura Filosofica “Giovanni Gentile”, la mostra permanente del corteo storico di Santa Rita, la biblioteca comunale Leonardo Centonze, gli oltre 10.000 volumi della Biblioteca filosofica di Palermo, che fu messa insieme da Giovanni Gentile e da altri soci fondatori di una “Società per gli studi filosofici” negli anni fra il 1909 ed il 1911, la collezione dei cimeli della mostra il Cammino di Garibaldi, un auditorium intitolato a Giovan Battista Ferrigno, e diversi spazi culturali che contribuiranno a rendere un importante riferimento per studiosi, accademici, o semplici appassionati di cultura, non si esclude anche l’ipotesi in futuro, di potervi ospitare il museo civico.

L’opera che risale al 1607, e che nel corso dei secoli ha subito varie modifiche e trasformazioni è stata oggetto di un primo intervento di recupero strutturale e funzionale, con l’utilizzo di fondi europei, avviati il primo dalla giunta Bongiorno ( POP 1994-1999, il secondo dalla giunta Pompeo (PO FESR 2007-2013) e poi completato sotto la Giunta Errante, una curiosità che ha voluto sottolineare anche il primo cittadino che in occasione di tutti gli interventi a seguire l’iter procedurale ci fosse sempre l’assessore Girolamo Signorello, che il sindaco ha voluto ringraziare per l’impegno mostrato. L’intervento di restauro segue ad un primo lotto di recupero che fu progettato dagli arch. Mario Corsentino, Nino D’anna e Nicola Iraci e che portò al recupero ed al consolidamento dell’opera. Questo secondo segmento invece è stato progettato dal solo arch. Iraci, con la direzione dei lavori del funzionario comunale   Ing. Danilo La Rocca.

“Credo che oggi abbiamo saldato un debito importante con un nostro concittadino che era noto in tutto il mondo e meno nella sua città, come il prof. Basile – ha detto il Sindaco – ho avuto l’onore di collaborare con lui, è stato anche un mio consulente gratuito ed ha curato anche il restauro della cappella della Maddalena all’interno della chiesa Madre ed oggi questo centro che sarà il fiore all’occhiello della città porterà orgogliosamente il suo nome. Non è semplice completare un’opera pubblica così complessa ma abbiamo seguito, pur tra mille difficoltà il suo completamento ed oggi la consegniamo alla comunità e per questo voglio rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno curato la sua definizione ed il successivo allestimento come Francesco Saverio Calcara ed i ragazzi del Liceo Scientifico. Mi riempie di orgoglio – ha concluso Errante – anche il fatto che grazie alla odierna sottoscrizione della convenzione avremo il privilegio di ospitare il fondo librario allestito da un’altra eccellenza castelvetranese che era Giovanni Gentile“.

La giornata è proseguita poi con la sottoscrizione della Convenzione fra il Comune di Castelvetrano, il Centro Internazionale di Cultura Filosofica “Giovanni Gentile” di Castelvetrano rappresentata dal prof. Nicola De Domenico, e dal Presidente dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo prof. Salvatore Gaglio,   e nel pomeriggio con una sessione di studio su Giovanni Gentile e la Biblioteca filosofica di Palermo a centosedici anni dalla sua fondazione, con gli interventi del rettore Giuseppe Silvestri, dei docenti Giancarlo Costa, Sandro Mancini, Francesco Cortimiglia, Giuseppe Libero Bonanno e Francesco Saverio Calcara.


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