Arrestati quattro giovani partannesi per furto alla Cantina Saturnia

PARTANNA –  L’arresto di quattro giovanissimi, ad opera dei Carabinieri di Partanna,  è il frutto di un’operazione di contrasto alla repressione di reati contro il patrimonio avvenuti nella giurisdizione della città belicina.

Si è potuto addivenire all’arresto dei quattro, a seguito di complesse ed articolate attività di indagini intraprese successivamente ad una serie di furti perpetrati nella città di Partanna e zone limitrofe.

Si tratta di giovani di Partanna, due minorenni (I.S e M.S. entrambi diciasettenni) e due maggiorenni (R. S. L. P. e R. I. rispettivamente di 21 e 25 anni).

Procedere all’arresto dei responsabili ed al recupero di circa 60 Kg di rame prelevato da due trasformatori elettrici presenti nella cantina sociale “Saturnia”, è stato possibile attraverso una costante attività preventiva, messa in atto dai militari della Stazione di Partanna, coordinati dal Comandante Luogotenente Fabio Proietti nell’ambito di una serie di servizi finalizzati al contrasto dei reati predatori posti in essere dalla Compagnia Carabinieri di Castelvetrano: una più incisiva attività di prevenzione svolta con l’espletamento di numerosi servizi di prevenzione ed osservazione condotta in particolare nelle ore notturne, ha permesso, infatti, di porre fine ai numerosi furti che si sono verificati nelle scorse settimane e che vedevano coinvolte le zone periferiche e centrali del paese “belicino”.

Il “colpo” veniva scoperto grazie al tempestivo intervento di militari di questa Stazione che si accorgevano di un’autovettura sospetta parcheggiata nei pressi della cantina sociale “Saturnia” e della presenza della rete di recinzione tagliata.

I due militari una volta vicini alla cantina udivano forti rumori provenire dall’interno dello stabile. Attesi i rinforzi e entrati nello stabile scoprivano in flagranza di reato i quattro soggetti intenti a smontare delle bobine di rame presenti all’interno di un trasformatore elettrico.

Inoltre erano state già smontate altre bobine di rame da un altro trasformatore, presente nello stabile, bobine che erano state adagiate nei pressi della rete di recinzione, vicino all’autovettura, pronte per essere caricate e trasportate via.

Si disponeva, quindi, per i minorenni la traduzione presso la casa di prima accoglienza “Malaspina” di Palermo, mentre per i due maggiorenni veniva disposta la detenzione domiciliare.

Il Tribunale per i minorenni di Palermo, convalidato l’arresto, disponeva la permanenza notturna in casa per i minori; per i maggiorenni, invece, il Gip di Sciacca convalidava l’arresto e disponeva per entrambi l’obbligo di non uscire di casa prima delle 07,30 e non rientrarvi oltre le ore 21,00.

 

 

 


Pubblicato

in

,

da