Aspre polemiche in consiglio comunale per la recente chiusura della Fiera del Bestiame

PARTANNA – E’ stata una vivace seduta di consiglio comunale quella che si è tenuta ieri (24 aprile) a Palazzo Calandra di Partanna. In particolare si è discusso della chiusura della Fiera del Bestiame avvenuta il 14 aprile scorso. Il consigliere comunale di opposizione Massimo Cangemi ha detto: “E’ stato un fatto grave che la fiera non si sia tenuta e che i cancelli non siano stati aperti”. Numerosi abituali frequentatori della manifestazione che ormai da più di vent’anni si tiene ogni seconda domenica di mese ed in cui, in particolare, si espongono gli animali da vendere o da comprare, provengono da numerosi paesi di almeno tre province (Trapani, Agrigento e Palermo) ed affrontano spese e sacrifici per partecipare; non essendo stati avvisati della chiusura, “si sono allocati in perimetri non attinenti al regolamento della Fiera (e sono stati per questo multati) creando – ha continuato Cangemi – problemi di viabilità e di ordine pubblico”. La ragione “formale” per cui i cancelli della Fiera non sono stati aperti è stata l’assenza di vigili urbani (peraltro preannunciata). Il sindaco Francesco Li Vigni, rispondendo al consigliere, ha ribadito che i vigili, che non ricevono compensi per lavoro straordinario dal 2021, “hanno tutte le ragioni di questo mondo” ed ha spiegato che si è prodigato, senza riuscirci, per la costituzione del fondo collettivo per il finanziamento del lavoro straordinario. Che succederà il prossimo 12 maggio quando la fiera dovrebbe, per continuità, riaprire i suoi cancelli? E’ una domanda a cui devono rispondere con estrema urgenza i responsabili, a qualunque titolo, della recente chiusura della Fiera che tanti paesi invidiano a Partanna, ma la cui importanza sembra essere stata sottovalutata, e che ha subito in questa occasione un calo di immagine non indifferente.


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