Chiarimenti del legale del vescovo su anomalie nella gestione dell’economato della Curia

MAZARA DEL VALLO – Sul fatto che il Vescovo mons. Domenico Mogavero sia indagato dalla Procura di Marsala, l’avvocato Stefano Pellegrino, legale del Vescovo, ha emanato la nota che qui riportiamo:

«I fatti sui quali monsignor Domenico Mogavero, quale Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, è stato chiamato a rispondere sono risalenti agli anni 2010 – 2011 e attengono ad anomalie nella gestione dell’economato della Curia rilevate e denunciate alla Procura dallo stesso Vescovo lo scorso anno», spiega l’avvocato Stefano Pellegrino, legale del Vescovo.

«Invero al primo sospetto di irregolarità gestionale del servizio economato della Diocesi, il Vescovo provvide ad incaricare due consulenti fiduciari per verificare la corretta applicazione della normativa canonistica e concordataria nella gestione della Diocesi, nonché accertare la regolarità della redazione dei rendiconti e dei finanziamenti della Cei». Prosegue il legale: «Poiché dalle citate relazioni si evidenziarono condotte che avrebbero potuto integrare estremi di reato, il Vescovo ritenne opportuno trasmettere alla Procura della Repubblica la consulenza dei dottori Roberto Ciaccio e Gianfranco Sciamone, manifestando la propria volontà querelatoria e chiedendo, al contempo, di essere sentito dal Procuratore della Repubblica. Di conseguenza, sollevò dall’incarico i responsabili dell’Ufficio Economato, collaborando fattivamente con gli organi di polizia giudiziaria al fine di accertare responsabilità gestionali».

L’avvocato Pellegrino aggiunge: «Pertanto, all’esito delle attività di indagine e delle informazioni fornite agli investigatori e alla Procura dallo stesso Vescovo e dai propri consulenti, monsignor Mogavero è stato avvisato e interrogato per un fatto di garanzia a tutela della propria posizione».

L’avvocato Pellegrino conclude: «Nel corso dell’interrogatorio il Vescovo, oltre a chiarire definitivamente ogni circostanza attinente la propria posizione, ha depositato la relazione tecnica a firma dei consulenti Ciaccio e Scimone, corredata da copiosa documentazione, comprovante la totale ed assoluta estraneità a qualsiasi fatto astrattamente addebitabile allo stesso Vescovo».


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