Convegno di Studi su Francescanesimo e Cultura nella Diocesi di Mazara del Vallo

MAZARA DEL VALLO – Il 20 (in Aula Magna del Seminario Vescovile) e 21 maggio (in Aula San Carlo), alla presenza di S.E. mons. Domenico Mogavero, si celebrerà un importante convegno sul tema: “Francescanesimo e cultura nella Diocesi di Mazara del Vallo”, a cura dell’Officina di Studi Medievali, dell’Archivio Storico Diocesano e del Museo Diocesano di Mazara.
Il Convegno si pone come uno specifico approfondimento affidato a venticinque studiosi che si sono proposti di presentare l’incisività della presenza francescana sul territorio e di raccontare le figure di alcuni francescani eminenti: vescovi, ministri provinciali, teologi. Particolare attenzione è stata rivolta alle biblioteche attualmente funzionanti o soppresse, all’architettura delle chiese e alle opere d’arte commissionate dai Francescani. L’indagine degli studiosi ha riguardato i Conventuali, i Minori del Vallo di Mazara, i Cappuccini, il Terzo Ordine Regolare e le Clarisse: tanti modi di incarnare nel proprio tempo il carisma francescano.
“Il convegno si inserisce in una serie di studi che ha inteso esplorare il ricco patrimonio di fede, cultura e arte che nell’intera Sicilia fa capo al mondo francescano – dichiara Diego Ciccarelli, presidente dell’Officina di Studi Medievali – L’iniziativa nasce nel 1982 e ha interessato quasi tutte le diocesi dell’isola. Gli Atti di tutti i Convegni sono stati editi nella collana “Franciscana” dell’OSM”.
Partner dell’iniziativa, l’Archivio Storico Diocesano raccoglie un vero tesoro di documenti e fonti per la storia dei luoghi, delle chiese, di personalità eminenti dell’Ordine. Dichiara don Pietro Pisciotta, direttore dell’Archivio: “Il ruolo dei Francescani nella Diocesi di Mazara è molto importante, sia per la presenza di vescovi, come in tempi recenti mons. Costantino Trapani, sia per le numerose fondazioni di grandi chiese e conventi.”
Già in età medievale la Diocesi accolse il primo drappello dei Frati Minori di San Francesco, guidato, secondo la tradizione, dal Beato Angelo da Rieti. Il sovrano svevo Federico II aveva concesso ai frati la Chiesa di San Biagio, oggi non più esistente, finché l’Ordine stesso non provvide ad edificare una propria chiesa.
Il Museo Diocesano, anch’esso coinvolto nell’iniziativa, presenta alcuni dei capolavori ancora oggi ammirati nel percorso espositivo: “Il convegno documenta nei Francescani una presenza incisiva, non solo nella devozione e nella vita di fede, ma anche nel contesto culturale e storico-artistico. – Dichiara il direttore del Museo Francesca Paola Massara – Un illustre committente di età barocca come il vescovo Francesco Maria Graffeo ha lasciato capolavori di oreficeria e suppellettile liturgica raffinati e simbolicamente significativi, come il grande ostensorio oggi emblema del Museo stesso”.
L’iniziativa si pone in continuità con i percorsi culturali che valorizzano il territorio nelle sue tante sfaccettature, recuperandone la memoria storica e le risorse antiche e moderne.
L’ingresso è libero.

Programma del Convegno


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