Del pittore Antonio Sanfilippo parla la nipote Peppuccia Accardo La Rocca

PARTANNA – Antonio Sanfilippo nasce l’otto dicembre 1923 a Partanna da Emanuele, maestro elementare, e da Maria Fedele Pisciotta. Ha due sorelle, Concetta sposata Accardo e Vita sposata Ballatore, entrambe defunte. La loro abitazione è in Corso Vittorio Emanuele ora dirupata. Sin da giovanissimo manifesta una propensione per il disegno, propensione che, incoraggiata dalla madre, destinata ad una prematura scomparsa, è fortemente avversata dal padre, il quale lo spinge a seguire gli studi magistrali. Solo nel 1938 può iscriversi al liceo artistico di Palermo, dove è allievo di Michele Dixit e Guido Ballo che ricorda: “Sanfilippo era di indole silenziosa, introversa. Sapevo che era inutile interrogarlo perché non rispondeva; ma avevo intuito il suo profondo interesse per i processi artistici di tutti i tempi. Questo interesse è risolto con accenti originali nella sua pittura segnica”. Sanfilippo ha per compagni di studi Ugo Attardi e Pietro Consagra, con il quale avvia una lunga e duratura amicizia. Trascorre le vacanze estive a Scerbi, località di campagna di Partanna, nel villino di faiglia che adopera anche come studio dedicandosi soprattutto alla scultura. E’ questo, infatti, il mezzo espressivo che sembra prediligere nella stagione giovanile, come documentano diverse fotografie di ritratti e figure maschili e femminili, a tutto tondo e a bassorilievo. Di questo periodo sono anche molti disegni a carboncino e a china, acquerelli e tempere su carta o tavolette di legno ispirate al tema del paesaggio o della natura morta. Nel 1942 si iscrive al 1° corso di pittura della Reale Accademia di Belle Arti di Firenze, allievo di Felice Carena. Da questo momento si allontana dall’attività plastica per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1943, il 15 marzo, firma con Carla Accardi (che diventerà sua moglie nel 1949), Ugo Attardi, Pietro Consagra, Pietro D’Orazio, Mino Guerrieri, Achille Perilli e Giulio Turcato, il manifesto “Forma” pubblicato il 15 aprile nel primo ed unico numero dell’omonima rivista. Partecipa a parecchie mostre di gruppo e individuali: Roma, Venezia, Catania, Milano, Firenze, Genova, Francavilla a Mare, Monaco, Parigi, Londra, Lerici, Livorno, Losanna, Macerata, Torino, Lima, La Spezia, Procida, New York, Capri, Bruxelles, Osaka, Pittsburg, Chicago, Termoli, Valdagno, Marsala, Castelfranco Veneto, Kamakuma, Spoleto, Tokyo, Mentone, Bologna, Todi. Nel 1965 dipinge nei colori nero, blu e rosso un pennello in alluminio di cm 90X 173 per la nave passeggeri “Raffaello”, conservato oggi nelal collezione La Padula di Roma. In seguito ad un incidente avvenuto la sera del 27 gennaio 1980 all’uscita da un ristorante in via Cola di Rienzo a Roma (era stato investito da un automobilista) muore il 31 gennaio del 1980. E’ sepolto a Partanna nelal tomba di famiglia di Emanuele Sanfilippo.

Peppuccia Accardo La Rocca (1^ nipote diretta)


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