Domani (28 aprile) sarà inaugurato il Rifugio per cani

PARTANNA – Finalmente il rifugio per cani è diventato per Partanna una realtà con tutti i requisiti di legge, tanto che domani (28 aprile) alle ore 12 potrà essere inaugurato alla presenza delle Autorità locali e provinciali (previste, tra gli altri, le presenze del Prefetto di Trapani, del Manager dell’Asp e del Vescovo di Mazara del Vallo).

Il rifugio dispone di un’area sanitaria che comprende una sala chirurgica, un ambulatorio veterinario, l’ufficio del veterinario ed i servizi.

Il rifugio dispone inoltre di un’area amministrativa che comprende l’Ufficio Amministrativo, il luogo di deposito e preparazione degli alimenti, lo spogliatoio per gli addetti al canile e i servizi.

Il rifugio ha anche una sala toelettatura per lavare i cani, infine un’area di 13 box per ospitare all’incirca 60 cani.

I box sono differenziati per funzione (da quelli di prima accoglienza a quelli per i cuccioli, ecc.).

Completa il rifugio un’area sgambatura dove i cani possono “sgranchirsi”.

Il rifugio si colloca in un’area di terreno di 7500 metri quadri di proprietà del comune ed ha quindi la possibilità, quanto a box e strutture, di ingrandirsi ancora di più.

“Questa è una struttura pubblica – ha detto l’assessore all’Igiene e Sanità, Nicolò La Rosa che si è speso fortemente, assieme al sindaco Nicola Catania e all’amministrazione tutta,  per l’apertura del rifugio – che sarà gestita dal punto di vista sanitario dal servizio veterinario dell’Asp di Trapani”.

“Sono state anche donate dal Corpo Forestale che fa capo a Trapani – ha detto il vicesindaco Antonino Zinnanti – 500 piante che sono già state piantumate”.

“Abbiamo assicurato col rifugio – ha evidenziato il sindaco Nicola Catania – un servizio essenziale per il territorio che non era stato mai assicurato a Partanna. L’abbiamo fatto con fondi comunali che sono serviti anche a bonificare e ristrutturare un edificio preesistente fatiscente  (vedi foto in basso) e una vasta area completamente abbandonata (vedi foto in alto a destra). Questa per noi è la politica del fare”.


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