Dura dichiarazione dell’on. Catania sui comportamenti politico-istituzionali dell’amministrazione comunale di Partanna

PARTANNA – Fino ad oggi sono rimasto in religioso silenzio consapevole delle difficoltà che incontra chi si affaccia per la prima volta alla amministrazione e per evitare sterili polemiche dannose alla gestione della nostra comunità.
Eppure il quotidiano agire dell’Amministrazione Partannese guidata dal sindaco Francesco Li Vigni non smette di venir meno alla necessaria onestà intellettuale e ad offendere la cittadinanza tutta.
È necessario che io premetta come il binomio politica e amministrazione tenda, in assenza di una consapevole etica dell’interesse pubblico, a creare commistioni non solo inopportune sul piano dell’onestà intellettuale, ma dannose allo stesso interesse pubblico, nonché al rispetto verso le Istituzioni che dovrebbero rimanere cosa altra rispetto alla contrapposizione politica che può nutrirsi di antagonismi e puerili scaramucce. Questa mia considerazione prende le mosse da un dettato costituzionale che ciascun cittadino deve attendere e nessun amministratore può disattendere.
L’evoluzione del mio ruolo sul territorio mi consente di osservare da una prospettiva diversa una realtà che conosco bene, benissimo, quella di Partanna, cittadina per la quale ho speso moltissimi anni della mia vita con impegno e dedizione e per la quale non smetto mai di lavorare a prescindere dalle scelte dei miei concittadini che, democraticamente, hanno individuato coloro che hanno assunto onore e oneri del provvedere ad Amministrare il nostro comune.
E nel momento in cui si passa dalla campagna elettorale (politica) all’Amministrazione di un Ente Locale (amministrazione!!!) l’interesse pubblico prevale su ogni interesse personale e di compagine politica per attendere unicamente al mandato che si è assunto.
Ma oggi, a seguito della recentissima esternazione del Sindaco Li Vigni voglio intervenire.
Il Sindaco sente l’esigenza di ringraziare esclusivamente l’onorevole Turano per il finanziamento di 150 mila euro alla manifestazione “Artemusicultura”, per poi richiudersi in un imbarazzante silenzio rispetto ad altri finanziamenti che nel tempo sono stati stanziati per la città di Partanna. Vengono, dunque, sottaciuti i finanziamenti, a mia firma, che hanno consentito all’attuale Amministrazione di realizzare gli eventi estivi del 2023, e di ottenere 150 mila euro per l’ammodernamento della strada comunale “Torre di maggio”, 100 mila euro per l’Ufficio del giudice di pace e ancora il rifinanziamento di 1 milione di euro per la bonifica di contrada Santa Lucia, il finanziamento per la mostra in occasione dei 100 anni del Sanfilippo etc.
Preciso che l’emendamento in questione, oggetto del comunicato del Sindaco, è stato condiviso col collega Turano, avendo io stesso presentato un’analoga proposta (poi spostata sugli uffici del giudice di pace) volta a garantire la continuità ad una manifestazione che nasce dal mio deciso e costante intendimento di costruire per Partanna un’identità culturalmente forte e capace di catalizzare tutta una serie di processi sociali ed economici che, negli anni, hanno permesso alla nostra cittadina di distinguersi sul territorio e diventare punto di riferimento. Questa la mia visione, questo uno dei pilastri della mia Amministrazione, nonostante le continue polemiche e contrapposizioni di quegli avversari politici che adesso, non solo riconoscono l’importanza di una strategia di sviluppo costantemente vituperata quando rappresentavano in sede di Amministrazione l’opposizione, ma addirittura diventa strumento di propaganda politica.
Se a tutto questo aggiungiamo l’ulteriore odierna evidente mancanza del Sindaco Li Vigni che, nell’ambito delle commemorazioni del 56° anniversario del sisma che ha colpito la Valle del Belice e la nostra cittadina, ha ritenuto di non invitarmi né in quanto deputato del territorio, né in quanto presidente ancora in carica dell’assemblea dei sindaci, né in considerazione dell’impegno a sostegno del processo di ricostruzione e infrastrutturazione del territorio, appare tristemente evidente la deliberata volontà di chiusura alle dovute forme di collaborazione e di sinergia a tutela e garanzia del pubblico interesse.
Voglio sia ben chiaro che il mio impegno verso il territorio non verrà meno a seguito delle piccinerie di amministratori che fanno fatica a distinguere la gestione della cosa pubblica dal proprio personale interesse.
Rimango stupito, ma non troppo: negli anni avevamo avuto modo di conoscere lo spessore intellettuale di qualcuno, adesso abbiamo modo di rilevare (amaramente) che questa miseria si riflette tristemente sul modus operandi dell’Amministrazione diventando la cifra della nostra cittadina agli occhi di tutto il territorio.


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