Emergenza rifiuti a Mazara

MAZARA DEL VALLO  – Legambiente Mazara, il Circolo Fata Morgana, il Movimento Difesa del Cittadino  di Mazara hanno emanato il seguente documento sull’emergenza rifiuti.

“La situazione emergenziale intorno al problema rifiuti creatasi da qualche tempo nella nostra zona, e che in questi giorni ha subito una particolare recrudescenza nelle parole e negli atti, merita una presa d’atto e una dichiarazione da Legambiente Mazara e dal Movimento Difesa del Cittadino: preso atto delle questioni, relative alla raccolta di spazzatura ed altro, che abbiamo seguito sui vari organi d’informazione, preso atto della gravissima emergenza creatasi, vedendo cumuli di spazzatura che purtroppo rimangono per strada per diversi giorni, preso atto che le discariche sono stracolme, in via di chiusura o chiuse, ritenuto che tale situazione può degenerare anche in emergenza igienico-sanitaria e che in prospettiva senza un radicale cambiamento difficilmente si potrà   risolvere il problema in maniera ottimale; Legambiente, Mazara Circolo Fata Morgana, e Movimento Difesa Cittadino, anche alla luce delle passate esperienze cittadine e nazionali, in cui anche la vituperata Campania della terra dei fuochi, riesce ad intraprendere la via del ritorno alla normalità attraverso la raccolta differenziata, considerano che la raccolta differenziata è indubbiamente occasione di meno spedizioni di tonnellate di sacchi neri in discarica, e meno emergenze, e occasione per la creazione di nuove aziende che possono inserirsi in tale area, che già nella nostra zona sono sorte in maniera privata diverse attività di recupero di materiale elettronico, materiali ferrosi, carta, cartone, imballaggi, plastica e quant’altro può essere riutilizzato, recuperato e rigenerato avvalorando la tesi che dalla raccolta differenziata si possono cogliere ottime opportunità di lavoro. Pertanto invitiamo i soggetti interessati a intraprendere un percorso comune con un programma che non guardi al passato, ma faccia i conti col presente e inizi a guardare al futuro per non avere più davanti quanto siamo costretti a notare oggi”.


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