di Antonino Bencivinni Papa Francesco, morto il 21 aprile 2025 ad 88 anni, è stato definito, nella generale celebrazione, il Papa della gente, degli ultimi e dei più fragili, del popolo, dei poveri, della Terra…Dalla Valle del Belice e da questa piccola testata, abbiamo voluto anche noi partecipare in qualche modo al generale riconoscimento della eccezionalità di Papa Francesco, sottolineandone, come ho già fatto l’anno scorso, la sua forte opera di valorizzazione culturale di quanti si sono battuti per gli ultimi ricevendone spesso emarginazione e rifiuto. E’ il caso di don Lorenzo Milani (1923-1967), un prete di cui si è tanto parlato, a proposito e a sproposito. Attaccato aspramente dalla Chiesa soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso e poi in qualche modo “recuperato”, don Milani, distintosi per il suo pensiero e la sua opera certamente innovativi, è stato costantemente oggetto di discussione non sempre serena. Papa Francesco con grande chiarezza ha esplicitamente portato il manto della Chiesa a sostegno della positività dei messaggi milaniani, al punto che nel 2017 si è recato in pellegrinaggio a Barbiana a pregare sulla tomba di don Milani che a suo tempo ha voluto essere seppellito lì, in quel luogo isolato e abbandonato. Papa Francesco ha fatto di più: ha pubblicato nel 2019 un libro su don Milani (dal titolo significativo: “Lorenzo Milani innamorato della Chiesa educatore appassionato”) in cui ha ribadito la posizione attuale della Chiesa nei confronti del Priore di Barbiana che è in netta antitesi rispetto a quella degli anni Sessanta-Settanta e successivi. “Mi piacerebbe – scrive Papa Francesco nel suo libro – che ricordassimo don Lorenzo Milani soprattutto come credente, innamorato della Chiesa anche se ferito, ed educatore appassionato con una visione della scuola che mi sembra risposta alla esigenza del cuore e dell’intelligenza dei nostri ragazzi e dei giovani”. “La Chiesa riconosce nella vita di don Lorenzo Milani un modo esemplare di servire il Vangelo, i poveri e la Chiesa stessa”, ha evidenziato ancora Papa Francesco, che ha così voluto restituire a don Milani ciò per cui il Priore di Barbiana aveva lottato per tutta la vita senza riuscire ad ottenerlo.
In calce a questa mia nota, ho personalmente un motivo in più per ricordare Papa Francesco, peraltro in occasione del 102esimo anniversario dalla nascita di don Milani (27 maggio 2023): nel libro di Papa Francesco su don Milani si trovano citate – fra i più di 10 mila scritti dedicati fino al 2019 al Priore di Barbiana -, 33 opere significative scritte su don Milani fra cui la mia, “Don Milani, Esperienza educativa, lingua, cultura e politica”, Armando, Roma 2004 che contiene lo stesso contenuto con piccole aggiunte di un altro mio volume che è stato pubblicato successivamente e che costituisce una sorta di seconda edizione del primo, “L’opera di don Milani tra politica e cultura”, Armando, Roma 2016.

Francesco, il Papa…della valorizzazione culturale
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