Il Circolo del Partito Democratico di Partanna con un comunicato ribadisce la necessità della riapertura al pubblico del Castello Grifeo

PARTANNAIl Circolo del Partito Democratico di Partanna ha emanato il seguente comunicato di sensibilizzazione all’apertura del Castello Grifeo chiuso al pubblico da due anni a causa della pandemia.

“Sono passati quasi due anni da quando il Museo Archeologico del Castello Grifeo ha chiuso le porte per le restrizioni dovute alla pandemia, e mentre altri musei e aree archeologiche hanno riaperto in diverse occasioni e adesso si preparano per la stagione turistica, il nostro museo rimane ancora inspiegabilmente chiuso senza alcuna comunicazione riguardo la riapertura.

La comunità locale e i visitatori si vedono così privati della possibilità di poterne ammirare le collezioni presenti, talvolta con la loro unicità storica e culturale, e chiaramente toglie una delle opportunità turistiche al nostro territorio.

Il Segretario Michele Gullo dichiara che “il nostro Museo sembra essere caduto nell’oblio, insieme all’area archeologica di Contrada Stretto (se escludiamo l’area prospiciente la strada). Lanciamo quindi un appello all’Assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Alberto Samonà, che sappiamo sensibile alle tematiche culturali, affinché intervenga e venga a controllare di persona la situazione a Partanna, nella speranza che possa rimuovere al più presto tutti gli ostacoli che impediscono la fruizione del museo, e – perchè no? – di Contrada Stretto”.

Il Museo del Castello Grifeo è un bene comune che deve tornare a disposizione della comunità, delle scuole e dei turisti che potrebbero – se ne avessero la possibilità – visitare il Museo con lo stesso biglietto d’ingresso del Parco Archeologico di Selinunte.

Il Castello Grifeo, uno dei castelli meglio conservati della Sicilia Occidentale, dopo i restauri del 2003 e 2007 ospita il “Museo Regionale della Preistoria del Belice“. Fortemente voluto dall’archeologo ed ex assessore regionale Sebastiano Tusa e frutto delle ricerche e studi condotte sul territorio. Il Museo è stato realizzato grazie un lavoro decennale svolto dalle Associazioni di volontariato in collaborazione con la Soprintendenza e le Amministrazioni civiche che si sono succedute nel tempo.

Il Museo ha un ruolo importante nel patrimonio culturale locale, perché parte da una cronologia che va dal Paleolitico all’arrivo dei Greci nell’area. Con esposizioni in undici sale, presenta reperti unici come il “cranio trapanato” ed alcuni vasi appartenenti alla cultura del Bicchiere Campaniforme, recuperati da numerose campagne di scavo nel territorio circostante e in particolare in Contrada Stretto, mostrando la particolarità dell’area belicina in un periodo precedente all’arrivo dei Greci e alla progressiva ellenizzazione dell’Isola”.

Il Circolo del Partito Democratico di Partanna


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