Il magistrato Raffaele Cantone presenta a Marsala “Football Clan”

Raffaele Cantone

MARSALA – Lo sport preferito dagli italiani è anche il più amato dalle organizzazioni criminali.

Lo evidenzia, carte alla mano, il magistrato Raffaele Cantone nel suo ultimo libro “Football Clan”, che verrà presentato lunedì 29 luglio a Marsala, a Villa Genna, a partire dalle 17.30.

Un incontro, organizzato dalla libreria Mondadori e dall’agenzia Communico con il patrocinio dell’amministrazione comunale e che si colloca in continuità temporale con lo spirito che sta caratterizzando il 4° Raduno nazionale dei giovani di Libera, in corso di svolgimento a Marsala.

Dal 2007 giudice presso l’Ufficio del massimario della Corte di Cassazione, Raffaele Cantone ha lavorato a lungo come pm alla Direzione Distrettuale Antimafia, occupandosi delle più importanti indagini degli ultimi anni sul “Sistema” dei casalesi e sulle sue infiltrazioni all’estero. Vive sotto scorta dal 2003. Tra le sue pubblicazioni, “Solo per giustizia” e “I Gattopardi”.

Nel corso della presentazione di “Football Clan”, Raffaele Cantone dialogherà con il presidente del Tribunale di Marsala Gioacchino Natoli e con il coordinatore provinciale di Libera Salvatore Inguì. Modera l’incontro il giornalista Vincenzo Figlioli.

In questo libro, scritto a quattro mani con il giornalista dell’Espresso Gianluca Di Feo, Cantone racconta l’evoluzione del rapporto tra le mafie e il mondo del calcio, partendo dai primi episodi, risalenti agli anni ’80, quando il presidente dell’Avellino Antonio Sibilia non aveva remore a portare in Tribunale il giocatore più rappresentativo della sua squadra, il brasiliano Juary, per consegnare una medaglia d’oro al boss Raffaele Cutolo.

Poco dopo, le cronache cominciarono a raccontare anche delle frequentazioni di Diego Armando Maradona e dei suoi compagni del Napoli con alcuni camorristi.

Da quel momento in poi, le foto che immortalavano campioni del calcio e riconosciuti criminali sono diventati praticamente un rito obbligato, fino ai casi più recenti che hanno coinvolto, in misura diversa, Mario Balotelli e Fabrizio Miccoli.

Ma al di là dell’elemento simbolico, c’è poi naturalmente il business. E, come ricorda Cantone in questo libro, i clan sono sempre interessati agli ambienti in cui circolano molti soldi e il calcio è sicuramente uno di questi, come dimostra il tentativo dei casalesi di acquistare la squadra della Lazio.


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