il sindaco di Partanna e il sindaco di Petrosino sulla vertenza Belice Ambiente

PARTANNA – Il sindaco del Comune di Partanna Nicolò Catania e di  Petrosino Gaspare Giacalone intervengono sulla vertenza della Belice Ambiente che ha visto i lavoratori scioperare già da due gironi per la mancata corresponsione delle mensilità di luglio, agosto e settembre 2013.

Il Sindaco di Partanna, che ha ricevuto nella mattinata del 10 dicembre i lavoratori della Belice Ambiente con la delegazione sindacale, ha provveduto a tranquillizzarli, avendo concordato con il sindaco di Petrosino, sentito anche il Prefetto di Trapani e il Direttore Generale del Dipartimento dell’Assessorato Acque e Rifiuti di Palermo dott. Lupo, circa la decisione “di non trasferire alla società Belice Ambiente nessuna somma, proveniente dalla Regione Sicilia, fin quando non verrà assicurata la possibilità che tali somme verranno prioritariamente utilizzate per saldare le competenze di luglio, agosto e settembre”. I sindaci aggiungono “che si adopereranno nelle prossime ore al fine di ottenere, di concerto con la Prefettura,  che il dipartimento Rifiuti e delle Acque di Palermo provveda ad emanare un’appropriata direttiva nei confronti della gestione in liquidazione della Belice Ambiente volta alla risoluzione della problematica, in modo da garantire i diritti di questi lavoratori”.

Intanto sullo sciopero dei lavoratori della Belice Ambiente si registra l’intervento polemico di Girolamo Pipitone, già Assessore della Provincia Regionale di Trapani.

“È stata inopportuna – ha evidenziato Pipitone – l’esternazione del sindacalista Giorgio Macaddino contro l’attuale Commissario Liquidatore, rag. Nicola Lisma, della “Belice Ambiente ATO TP2” davanti ai dipendenti che scioperavano per le mensilità arretrate non riscosse.

Il Macaddino farebbe bene a non occuparsi della Belice Ambiente, essendo stato nella qualità di ex Sindaco di Mazara del Vallo, socio della Belice Ambiente, nonché sponsor dell’avv. Truglio, questi Amministratore Delegato della stessa, uno dei maggiori responsabili dello sfascio della Società, per non aver il Macaddino esercitato assieme agli altri Sindaci Soci IL CONTROLLO ANALOGO così come previsto dalle leggi, quindi responsabile principale dell’attuale grave situazione finanziaria.

Nel tempo i Sindaci hanno avuto la faccia tosta di definirsi VIRTUOSI presentando il bilancio in attivo.

Macaddino e i Sindaci Soci, perché non sono intervenuti quando sono stati appaltati:

–         la riscossione tributi alla “Maggioli”;

–         la discarica di “Rampante Favara” in Castelvetrano;

–         il Polo Tecnologico di contrada “Airone” in Castelvetrano, rimasta una cattedrale nel deserto.

Macaddino e i Sindaci Soci, perché non sono intervenuti:

–         sulla gestione del personale;

–         sull’acquisto di mezzi di seconda o terza mano.

Della gestione Truglio-Macaddino da tempo se ne stanno occupando le Procure di Marsala e di Palermo, la Procura della Corte dei conti, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.

L’attuale Commissario rag. Nicola Lisma, erede di tale disastrata Amministrazione è incolpevole in quanto nulla poteva e può fare, costretto ad operare in un contesto già gravemente compromesso dai precedenti amministratori.

Mazara del Vallo, 12 dicembre 2013 geom. Girolamo Pipitone (già Assessore della Provincia Regionale di Trapani)”

 


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