Il World Pasta Day è l’occasione per fotografare un settore in continuo aumento di produzione e fatturato. 1 piatto di pasta su 4 consumato nel mondo è tutto made in Italy

ROMA – Si celebra oggi 25 ottobre il World Pasta Day, giornata mondiale dedicata alla pasta. Orgoglio e primato tutto italiano: con 3,6 milioni di tonnellate, siamo infatti i primi produttori al mondo di pasta, con un fatturato di quasi 7 miliardi di euro l’anno. E se 1 piatto di pasta su 4 consumato nel mondo è tutto made in Italy, negli ultimi 25 anni la produzione globale di questo prodotto è quasi raddoppiata: da 9 a 17 milioni di tonnellate.

E’ boom di prodotti low carb e diete iper proteiche, ma siamo proprio sicuri che la pasta e i carboidrati non siano così consigliati per chi sta seguendo una dieta o un regime alimentare teso alla perdita di peso? Risponde a questa domanda il dott. Giulio Gaudio, esperto dietista nutrizionista:

  1. “La pasta fa ingrassare”

Così come quasi tutti gli alimenti, la pasta apporta calorie. Tuttavia è la quantità di pasta che si consuma durante una giornata e il resto della dieta a determinare un aumento di peso o meno. Mangiare porzioni di pasta eccessive e condimenti ipercalorici può portare all’accumulo di grasso, ma la pasta può essere comunque parte di una dieta equilibrata.

  1. “La pasta a cena non va mangiata”

La pasta a cena può essere mangiata senza problemi. Questo falso mito deriva dal fatto che si pensa che durante il sonno il corpo non bruci energia ma non è assolutamente così. Infatti il corpo umano brucia calorie anche durante il sonno per mantenere correttamente le proprie funzioni vitali. Durante 8 ore di sonno si bruciano circa 500 kcal, che corrispondono ad esempio alle calorie di 100 grammi di pasta condita con delle verdure e 1 cucchiaio d’olio. Inoltre la pasta, essendo ricca di carboidrati, può provocare sonnolenza e quindi aiutare ad addormentarsi.

  1. “La pasta è ad alto indice glicemico e causa picchi di zucchero nel sangue”

La pasta di semola ha un indice glicemico medio, quindi né alto né basso. Tuttavia l’indice glicemico della pasta può essere ridotto condendola con una fonte di proteine e di fibre. Infatti le proteine e le fibre abbassano l’indice glicemico complessivo del pasto.

  1. “La pasta integrale è sempre una scelta migliore”

La pasta integrale è una scelta nutrizionalmente migliore rispetto alla pasta raffinata poiché contiene più fibre e nutrienti. Tuttavia, la scelta dipende dalle esigenze individuali e preferenze personali. Entrambe le varianti possono essere incluse senza problemi in una dieta equilibrata.

  1. “La pasta apporta solo carboidrati”

La pasta non apporta solamente carboidrati ma è anche una fonte di proteine vegetali. Più precisamente 100 grammi di pasta di semola apportano circa 13 grammi di proteine. Tuttavia le proteine della pasta non sono completamente paragonabili a quelle della carne ma abbinando la pasta a dei legumi si va a creare un pasto completo di tutti gli aminoacidi essenziali (i “mattoni” delle proteine).


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