Indietro tutta? Quasi

PARTANNA – L’Ufficio del Regio Giudice istituito, anche a Partanna, dal governo borbonico nel 1819, diventava Pretura nel 1865. Nel 1989 le Preture Mandamentali (Uffici del tutto autonomi) venivano trasformate in Sezioni Distaccate di Pretura, dipendenti dalla Pretura Circondariale (nel nostro caso, di Marsala). Nel 1996 venivano soppresse le Preture e nascevano il giudice monocratico di Tribunale, detto anche giudice unico di I grado, e le Sezioni Distaccate di Tribunale. Con L. n.148/11, perseguendo risparmio economico ed efficienza giudiziaria, in Italia sono stati soppressi 31 Tribunali e 220 Sezioni Distaccate, tra cui, nella nostra provincia, le Sezioni di Alcamo, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Partanna. Il 13/9/2014, dopo quasi 200 anni il nostro Comune perdeva tale Ufficio giudiziario che è stato accorpato al Tribunale di Sciacca, presso cui veniva trasferito anche il personale amministrativo. La soppressione ha colpito anche n.667 Uffici del Giudice di Pace, dando, tuttavia, ai Comuni già sede di detti Uffici, la possibilità di mantenerli a condizione che si addossassero i costi di gestione (prima gravanti sullo Stato) e destinassero agli stessi proprio personale. A carico dello Stato rimaneva soltanto la retribuzione dei giudici.

Nel 2012, l’Amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Cuttone, con lungimiranza ed al fine di mantenere un servizio al nostro Comune (ed ai Comuni di Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Santa Ninfa, già rientranti nel Mandamento della Pretura di Partanna) ed un po’ di prestigio, decideva di mantenere l’Ufficio, caricandosi l’onere economico e l’individuazione del personale da destinarvi. Sulla stessa scia ha agito l’attuale Amministrazione del sindaco Nicolò Catania che ha assegnato il personale comunale all’Ufficio.

Effettuata la drastica chiusura dei su indicati Uffici, dopo quasi due anni, lo Stato si è accorto che la scelta politica delle soppressioni è stata poco opportuna, perché l’eccessivo accentramento ha causato notevoli disagi e costi ai cittadini, alle Forze dell’Ordine, agli avvocati, ai dipendenti dei soppressi Uffici giudiziari, senza risolvere le lungaggini della giustizia. Si è corso ai ripari con la recentissima legge delega n.57 del 28/4/16 – Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace – con la quale è stata notevolmente aumentata la competenza del Giudice di Pace in materia civile che, sinteticamente e sommariamente, comprende:

1) “le cause relative a beni mobili di valore non superiore ad euro 30.000” ; oggi è di euro 5.000;

2) “le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e di natanti di valore non superiore ad euro 50.000”; oggi è di euro 30.000;

3) Le cause in materia di condominio degli edifici;

4) “I procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e presso terzi”;

5) le cause in materia di diritti reali ed i procedimenti di volontaria giurisdizione in materia successoria e di comunione “connotati da minore complessità …”.

In materia penale qualche altro reato è stato assegnato alla competenza del GDP. Una parte rilevante del lavoro in materia civile, oggi di competenza del Tribunale, ritorna agli Uffici giudiziari periferici che riacquistano peso.

La lungimiranza delle due Amministrazioni comunali anzidette è stata premiata (si pensi che il Comune di Mazara del Vallo non ha più alcun Ufficio giudiziario). Bisogna ora iniziare ad individuare altro personale comunale da assegnare all’Ufficio che – stante l’aumento delle competenze, che determinerà un rilevante aumento del carico di lavoro – sarà certamente necessario nel momento in cui (il Governo dovrà legiferare entro il 27/4/17) le modifiche entreranno in vigore. Alla luce di tali novità, si può anche pensare al trasferimento dell’Ufficio nei locali di via Vittorio Emanuele, attigui alla caserma dei Carabinieri, già sede della Pretura e della Sezione Distaccata (nella foto).

Giuseppe Varia

 


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