iniziativa di informazione archeologica e di formazione alimentare.

POGGIOREALE – Domenica 14 Aprile si è svolta un’interessante iniziativa di informazione archeologica e di formazione alimentare.

La prima parte della mattinata è stata dedicata alla “scoperta” di Monte Castellazzo, sito archeologico risalente verosimilmente intorno al V/IV secolo a.c., anche se alcuni scavi hanno messo in luce un abitato ancora più antico databile alla fine del VII secolo a.c.; dal pianoro sommitale si gode di un panorama strabiliante su tutta la Valle del Belice fino al mare; punto di osservazione privilegiato per poter leggere dall’alto la sottostante struttura urbana della vecchia Poggioreale, distrutta dal sisma del 1968.

La seconda parte della giornata ha visto protagonista, assieme alla vastedda del belice, una delle eccellenze alimentari presenti nel nostro territorio: la mozzarella di bufala .

Da Poggioreale vecchia il gruppo si è trasferito nella piazza principale del nuovo centro abitato dove è stata presentata l’azienda della famiglia Pagliaroli: il sig. Luciano, validamente collaborato dalla moglie Silvana, allevatore e produttore di mozzarella e formaggi da latte di bufala; inoltre fa parte del consorzio di produzione della “Vastedda del Belice”- presidio Slow Food; la prova d’assaggio, guidata dalla sagace presentazione del sig. Pagliaroli, secondo la procedura standard si è svolta passando dai formaggi più teneri a quelli più stagionati, accompagnata da un calice di vino bianco offerto da una piccola azienda vitivinicola gestita da due giovani vignaioli che hanno da poco intrapreso la sfidante iniziativa.

L’incontro è stato l’occasione per lanciare il progetto dell’Accademia Popolare del Gusto, nell’ambito del processo di educazione alimentare avviato lo scorso anno e coordinato da Claudia Iacona, biologa nutrizionista e vicepresidente.

Nel calendario in corso di preparazione, particolare rilievo avrà l’incontro sull’olio e le olive da mensa e il lancio della IV edizione del concorso oleario, progetto coordinato dall’Agronomo Pietro Clemente, vicepresidente.

A latere è stata lanciata la proposta di inserire i prodotti caseari oggetto di assaggio nel gruppo di acquisto fra i soci della condotta/associazione Slow Food.


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