Intervista a Dino Mangiaracina, uno dei quattro candidati sindaco di Partanna

Dino Mangiaracina

PARTANNA – Dino Mangiaracina, 42 anni, ingegnere e docente di scuola secondaria, è candidato sindaco sostenuto dalla lista civica “Partanna attiva” e da altre tre liste formate da una fetta di Udc, dal gruppo di culicchiani che sostiene la giunta del sindaco Giovanni Cuttone e da un gruppo che si rifà al Megafono oltre che dal Partito della Rifondazione Comunista.

Gli abbiamo chiesto come mai ha il sostegno di forze politiche così diverse.

Questa la sua risposta: “Quando è nato il progetto della mia candidatura, l’unico candidato a sindaco già dichiarato era Nicola Catania e un altro sarebbe dovuto essere il sindaco uscente Giovanni Cuttone. In questa fase noi abbiamo preso contatti con tutti coloro che erano per un cambiamento: da Rifondazione comunista all’Udc allo stesso Pd a cui abbiamo insistentemente chiesto di fare le primarie col Prc, ricevendone un rifiuto. Dopo la notizia della mancata candidatura di Cuttone, era inevitabile un confronto anche con l’elettorato in uscita da Cuttone stesso. Da esponenti significativi di questo (da Giuseppe Aiello a Salvatore Bevinetto, da Santo Anatra a Antonino Termini, da Antonino Cangemi a Paolo Li Causi a Stefano Nastasi) ho ricevuto una dichiarazione di sostegno che è stata esplicitata in un documento pubblico in cui tra l’altro si affermava: “A Mangiaracina daremo il massimo del nostro impegno, senza pretese di alcun genere sul piano politico e amministrativo, senza interferenze o peggio condizionamenti, rispettando rigorosamente tutte le sue prerogative istituzionali, al servizio della nostra Partanna”.

Ciò che caratterizzerà l’attività amministrativa di Mangiaracina sarà un nuovo metodo di lavoro:

“credo – ci ha detto – nella capacità di operare con gruppi di lavoro. Pertanto se dovessi essere eletto, non sarò un sindaco che lavorerà da solo ma in sinergia con il suo staff”.

Fra le prime cose che intende fare è intervenire sulla macchina amministrativa.

“La macchina comunale – ha detto – deve tornare a fornire servizi in modo efficiente. Per raggiungere tale obiettivo, è necessaria la riorganizzazione degli uffici le cui modalità le stabilirò assieme al mio staff e agli stessi lavoratori del Comune”.

Questi i punti principali del suo programma:

“Riduzione  delle tasse comunali grazie al taglio degli sprechi ed alla razionalizzazione della macchina amministrativa.

Impegno del sindaco nella strenua difesa della salubrità del territorio ed alla protezione dello stesso dagli agenti inquinanti di ogni tipo (fisici, chimici, batteriologici etc…)

Utilizzo dei finanziamenti europei sulla sicurezza grazie ai quali si potrebbero per esempio collocare nei punti nevralgici del territorio apposite videocamere di sorveglianza che sarebbero sicuramente un deterrente contro ogni tipo di illegalità (nei riguardi dell’ambiente, delle persone, delle proprietà..).

Ripristino del decoro cittadino e valorizzazione architettonica del tessuto urbano: risanamento di alcune aree tutt’ora degradate del centro storico e vivibilità della zona Camarro

Censimento dei beni comunali non adeguatamente utilizzati e loro promozione a strumento di sviluppo culturale, economico e sociale attraverso apposite gare per l’assegnazione ai facenti domanda.

Riqualificazione e supporto al comparto agricolo (estensione delle zone irrigue, regolamento di polizia rurale, regolanentazione uso sostanze chimiche, istituzione della DE.CO, creazione del mercato del contadino, promozione tramite fiere tematiche delle eccellenze del comparto, manutenzione puntuale e rigororosa delle strade di interpoderali, sostegno agli organi di categoria che operano nel settore delle attività produttive locali, promozione dell’utilizzo ai fini energetici delle biomasse.

Diminuzione dei costi del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti tramite un ruolo attivo e propositivo dell’amministrazione all’interno della costituenda SRR, affinché non abbia a ripetersi la disastrosa esperienza delle ATO. Messa in opera di un moderno ciclo di gestione dei rifiuti che da mero costo sociale devono trasformarsi in risorsa economica.

Sostegno al mondo della scuola e dell’infanzia, fucina delle nuove generazioni e incubatore comune del nostro futuro.

Creazione e promozione di una proposta turistica cittadina integrata ed organica a quella dei territori viciniori, puntando sul turismo culturale ed enogastronomico.

Ripristino della cultura (oserei dire del culto) delle regole e della legalità in ogni espressione della convivenza civile, senza indulgenze in personalismi, favoritismi, fatalismi di sorta. Questo punto va attuato tramite il coinvolgimento attivo della cittadinanza sulle scelte dell’amministrazione tramite ad esempio il metodo del Bilancio Sociale.

Attenzione verso le politiche di sostegno sociale ai più deboli ed agli anziani, punto nevralgico di una amministrazione che dovrà operare in un periodo di grave crisi economica e sociale. In particolare istituendo una società mista che coinvolga i centri di assistenza esistenti (Renda Ferrari, Boccone del Povero…)”.


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