Intervista ai quattro candidati alla carica di sindaco di Partanna

PARTANNA – Abbiamo rivolto alcune domande (le stesse per tutti) ai quattro candidati a sindaco di Partanna. Qui di seguito sono pubblicate le loro risposte. Ovviamente nessuno ha visto, prima di dare le proprie, le risposte dell’altro.

Nicola Catania è sostenuto da cinque liste civiche; Giulia Flavio è sostenuta dal Pd e da una lista civica; Dino Mangiaracina è sostenuto da due liste civiche, dall’Udc e dal Megafono. Giovanni Inglese è sostenuto dal Movimento 5Stelle che si presenta con una lista.

Intervista  a  Nicola  Catania

Catania Nicolò, 51 anni, Funzionario Regionale – Assessori designati: Margherita Asaro, 43 anni, imprenditore, Antonino Zinnanti, 45 anni, imprenditore. E’ sostenuto da 5 liste civiche.

Che cosa lo ha spinto a candidarsi a Sindaco?

La volontà di avviare sul territorio un nuovo percorso di rilancio dell’attività amministrativa guidato dall’esperienza e dalla competenza acquisita negli anni trascorsi tra i meandri burocratici ed amministrativi a livello locale, regionale e nazionale, mi ha dato la spinta emotiva, personale e professionale per rimettermi in gioco ed avere l’opportunità di guidare il nostro paese. La candidatura a Sindaco oggi rappresenta una vera sfida socioeconomica che necessita inevitabilmente di coraggio, determinazione, spirito di iniziativa e capacità di fare squadra, fare sistema e capacità di creare le sinergie istituzionali ed organizzative giuste, tali da fare la differenza in termini di risultati da conseguire e di obiettivi da raggiungere. Una sfida che ritengo siamo in grado di percorrere e con la quale abbiamo la forza di confrontarci.

Quali sono le linee-guida del suo programma elettorale-amministrativo?

Il nostro programma amministrativo è un PIANO INTEGRATO DI RILANCIO, definito integrato in quanto al suo interno vede un utilizzo sinergico dei principali strumenti di rilancio della macchina amministrativa che coinvolgerà tutti i settori della vita socio economica di un Ente Locale. Obiettivo è quello di proporre alla cittadinanza un programma a breve medio e lungo termine che possa consentire alla nostra amministrazione di lavorare step by step, di lavorare a “piccoli progetti” e di definire un piano di monitoraggio e valutazione partecipato. I Forum Civici rappresentano il modus operandi di questo nuovo gruppo di lavoro, un modus che ci consentirà di ottenere risultati Certi, Misurabili e Verificabili in tutti i settori di intervento.  Il nostro programma elettorale nasce da una condivisione di idee con tutte le categorie socioeconomiche presenti sul territorio: non un programma imposto dall’alto, ma idee condivise durante tavoli di lavoro, in occasione di incontri e di concertazione avviati e realizzati con la volontà di rivoluzionare la città, farla divenire dinamica svegliando anche il senso critico della gente, attraverso un atteggiamento propositivo e fondato sull’ascolto. In linea con la programmazione economica e finanziaria, il Sindaco eletto rinuncerà al 50% dell’indennità prevista dalla legge per la carica; gli Assessori che saranno nominati rinunceranno, sin da subito, all’indennità prevista, per almeno i primi due anni. Sarà sottoscritto da tutti i nostri candidati e futuri consiglieri comunali l’impegno ad abolire le commissioni comunali o, in alternativa, a partecipare a costo zero al fine di poter risparmiare incisivamente sui costi della politica e snellire le procedure amministrative.

Quali saranno i provvedimenti più importanti nei suoi primi cento giorni da sindaco, se vincerà le elezioni?

1. Piano di razionalizzazione attraverso la realizzazione di QUATTRO MACRO AREE oltre al Corpo di Polizia Municipale (Area gestionale, Area economica, Area tecnica, Area sociale) una soluzione che ci consentirà di dimezzare il corpo dirigenziale, passando da otto a quattro posizioni organizzative; 2. ripristino immediato del Servizio Sociale (anche attraverso una diretta assunzione di responsabilità, qualora le norme  non agevolassero un corretto iter amministrativo e nel rispetto delle modalità contrattuali previste dalla legge) mediante la figura dell’Assistente Sociale quale figura professionale indispensabile per garantire una risposta concreta al fabbisogno del territorio; 3. istituzione di un Centro di Ascolto con punti dislocati sul territorio che diventino sin da subito riferimento per il monitoraggio del malessere sociale a tutti i livelli e per l’individuazione delle soluzioni adeguate ed immediate; avvio delle procedure di gara relativamente al primo lotto della variante D di contrada Camarro; 4. avvio immediato delle procedure burocratiche inerenti lo sblocco dei finanziamenti delle opere pubbliche già finanziate; 5. avvio immediato di interventi straordinari per il ripristino del Decoro Urbano, delle aree a verde e della pulizia straordinaria di tutte le aree urbanizzate; costituzione di un “Ufficio Decoro Urbano” con compiti di interfaccia con la cittadinanza, di raccolta di segnalazioni e reclami, di coordinamento di azioni di tutela e cura degli spazi urbani; 6. costituzione dell’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) presso il Palazzo Municipale di via Vittorio Emanuele e presso gli Uffici di Piazza Mercato Zona Camarro, ufficio di diretto contatto con i cittadini e di fruizione telematica attraverso il potenziamento del portale Web di servizio; 7. avvio immediato del finanziamento relativo alle pratiche di Edilizia Privata mediante l’impiego dei fondi finanziati dallo Stato in seno alla Legge di stabilità, liberando da subito le risorse finanziarie al fine di ossigenare l’economia legata al settore dell’edilizia; 8. promozione della “Vetrina Partanna” e creazione di un brand capace di identificare e rendere riconoscibile il nostro territorio, le sue peculiarità, ad un ampio e potenziale target di turisti.

Perché i cittadini di Partanna dovrebbero votare proprio lei per sindaco e non i suoi rivali?

Diventare Sindaco di Partanna significa riuscire a conquistare la fiducia di tutti i concittadini che vogliono investire insieme a me ed alla squadra di assessori, di candidati e di futuri consiglieri comunali, sul un nuovo progetto “Partanna” con una nuova metodologia di lavoro che vede in prima linea l’Ascolto, la condivisione e la co-partecipazione alle scelte politico-amministrative. Proporsi come Sindaco rappresenta per me oggi un’assunzione di responsabilità che si traduce in esigenza di dare risposte concrete al territorio in termini di servizi adeguati ed efficienti alle famiglie, alle fasce deboli della popolazione, agli imprenditori ed alla necessità di creare le giuste opportunità per generare occupazione e inserimento lavorativo di giovani e meno giovani. Votare per chi è portatore di Esperienza e Competenza in materia di gestione della cosa pubblica significa iniziare ad amministrare con un vantaggio importante che ha inevitabili ricadute sui tempi per ottenimento di risultati concreti.

Intervista  a  Giulia  Flavio

Giulia Flavio è dirigente scolastica. Sostenuta dal Pd e da una lista civica, ha già designato tutti gli assessori: Rosario Triolo, 47 anni, avvocato (vicesindaco), Francesca Varia, 38 anni, ricercatrice, Francesco Crinelli, 33 anni, ingegnere e formatore, Salvatore Leone, 52 anni, ragioniere.

Che cosa l’ha spinto a candidarsi a Sindaco?

Ho deciso, di impegnarmi  politicamente, perché per me la politica è passione civile, è libertà, solidarietà e partecipazione, è un servizio alla comunità, è fatta  di idee e di progetti per costruire una società a misura d’uomo. Mi candido alla carica di primo cittadino con il coraggio e la passione di chi ha solo un interesse: il bene  di Partanna. Lo stesso coraggio e la stessa passione di chi ha deciso di unirsi a me affinché Partanna sia libera di crescere, di rinnovarsi e di credere nel futuro.

Quali sono le linee-guida del suo programma elettorale-amministrativo?

Lavoro, sviluppo, innovazione, le linee guida del programma amministrativo. Vogliamo una macchina amministrativa che sia efficiente, trasparente, semplice, accessibile, rapida, economica, interattiva, soddisfacente le esigenze dei cittadini e delle imprese. Si tratta di indirizzare Partanna verso una transizione che è ormai necessaria ed ineluttabile: quella verso un nuovo modello di società, di economia e di sviluppo. Un modello che metta al centro i cittadini (con i loro diritti e i loro doveri) ed il bene comune, attraverso un processo di rinnovata partecipazione ed attivo  protagonismo dei Partannesi.

Quali saranno i provvedimenti più importanti nei suoi primi cento giorni da sindaco, se vincerà le elezioni?

Ridurre i costi della politica e della pubblica amministrazione abbattendo gli sprechi. Riorganizzare gli uffici comunali prevedendo l’accorpamento dei settori in 4 macro-aree. Valorizzare IL PERSONALE PUBBLICO PRECARIO, definendo carichi di lavoro certi. Assicurare la costante manutenzione e pulizia del centro urbano, delle aree verdi e dell’area cimiteriale, per dare maggiore decoro alla nostra città. Assicurare la manutenzione degli edifici scolastici e un servizio di mensa a filiera corta in collaborazione con le imprese agricole del territorio ed i produttori locali. Assicurare la manutenzione della viabilità urbana e rurale. Assicurare la gestione e la manutenzione delle strutture sportive, in convenzione con le associazioni operanti nel territorio. Assicurare la presenza e l’operatività dei servizi sociali a sostegno dell’infanzia, degli anziani e delle fasce deboli di popolazione, prevedendo in maniera prioritaria la figura dell’assistente sociale. Realizzare mercati agroalimentari per lo sviluppo della filiera corta e della vendita dei prodotti a km zero. Creare la Consulta Comunale e  un apposito ufficio di promozione e coordinamento dei Beni Culturali e Ambientali. Istituire una consulta delle attività economiche e rendere operativo ed efficiente lo Sportello Unico delle Attività Produttive. Istituire uno sportello “ascolto” che garantisca l’interattività con la cittadinanza, prevedendo la bacheca degli annunci per fornire opinioni, consigli, fare segnalazioni di pubblica utilità.

Perché i cittadini di Partanna dovrebbero votare proprio lei per sindaco e non i suoi rivali?

Perché le liste che sostengono la mia candidatura sono composte da persone che si riconoscono nei valori di democrazia partecipata, di solidarietà, di salvaguardia del bene comune, di attenzione alle persone più deboli, di sostegno alle attività produttive, di tutela dell’ambiente, di rispetto delle regole e sono legate tra loro esclusivamente dalla volontà di rendersi utili alla propria comunità. Perché il nostro obiettivo prioritario è la promozione della cittadinanza attiva, della autonomia e della responsabilità, delle capacità decisionali, progettuali e gestionali, favorendo di fatto la partecipazione attiva alla amministrazione pubblica del comune. Perchè dopo cinque anni di opposizione attenta, costruttiva e seria ad una politica amministrativa fallimentare ci proponiamo di ridare al nostro paese la dignità che merita. Perchè crediamo nel cambiamento nei fatti e nelle persone. Perché non proponiamo una sommatoria di simboli elettorali ma il buon governo della città. Perchè rifuggendo da ogni logica spartitoria abbiamo scelto il gruppo degli assessori individuando cittadini in grado di assicurare una guida competente concreta e innovatrice. Perché rifiutando vecchi schemi politici abbiamo scelto un percorso coerente di rinnovamento e una coalizione degna di essere definita tale: quella  con i cittadini.  Perchè una donna sa essere mamma, moglie, figlia, professionista…e sindaco impegnandosi con coraggio, passione, senso di responsabilità e competenza.

Intervista  a  Giovanni  Inglese

Giovanni Inglese, 58 anni, lavora presso l’Agenzia delle Entrate. Assessori designati: Enza Gioia, 53 anni, Formatore-orientatore e Simona Scovazzo, 28 anni, operatrice nel settore turistico. E’ sostenuto dal Movimento 5Stelle che si presenta con una lista.

Che cosa lo ha spinto a candidarsi a Sindaco?

La constatazione del fallimento della politica portata avanti dai vecchi partiti che ha provocato la distruzione del sistema Italia e conseguenzialmente delle condizioni economiche dei suoi cittadini. Mi sono reso conto che non potevo più stare a guardare impassibile e che dovevo spendermi con il M5S perché è l’unico soggetto politico che può davvero dare una svolta e finalmente liberare questo paese dalle zavorre che lo attanagliano.

Quali sono le linee-guida del suo programma elettorale-amministrativo?

Volendo fare una sintesi posso dire che io sono consapevole che se non mettiamo in moto la macchina amministrativa, qualsiasi proposta sarà inutile. Per fare un es., è come se io avessi una Ferrari in garage e volessi avviarla senza benzina. Per far funzionare la macchina amministrativa occorre operare innanzitutto sugli organigrammi degli uffici valorizzando e stimolando il personale in organico e soprattutto liberare le potenzialità non del tutto espresse dei precari che spesso vengono male utilizzati e che comunque portano avanti con mille difficoltà il lavoro d’ufficio. E’ importante un cambio deciso di mentalità che premi i lavoratori migliori. Messa in moto la macchina, questa deve fare da volano per una ripresa consistente dell’agricoltura, vero motore dell’economia partannese, creando tutta una serie di sinergie tra pubblico e privato che consenta di valorizzare i prodotti tipici del territorio. Penso per es. alla realizzazione di fiere a tema durante l’arco dell’anno che consentiranno agli agricoltori di esporre i loro prodotti al fine della vendita diretta. È mio intendimento costituire un apposito ufficio che si occupi di fornire agli operatori tutte le conoscenze ed il supporto per sviluppare un’agricoltura all’avanguardia, in grado di competere non solo a livello locale ma addirittura nei mercati nazionali ed esteri. Oltre al settore agricolo, altro motore di ripresa dell’economia dovrà essere il settore turistico che attraverso uno specifico ufficio dovrà avviare un censimento delle case disponibili per i proprietari che vorranno avviare un’attività imprenditoriale diretta ad una ricezione familiare e di gruppo che sopperirà validamente alla mancanza di offerta di posti letto, da organizzare sotto forma di “bed & breakfast” con la creazione di veri e propri “alberghi orizzontali”.

Quali saranno i provvedimenti più importanti nei suoi primi cento giorni da sindaco, se vincerà le elezioni?

Ridimensionerò i settori, provvederò immediatamente ad agire per il recupero del decoro urbano, per una soluzione al randagismo, per far sì che i rifiuti tornino ad essere gestiti in modo efficiente con una sostanziale riduzione di costi per i cittadini attuando una politica diretta a trasformare i rifiuti in risorsa. Altra cosa da fare immediatamente è trovare una soluzione alla gestione dell’acqua, oggi in mano ad una società in liquidazione, con tutti i problemi conseguenti.

Perché i cittadini di Partanna dovrebbero votare proprio lei per sindaco e non i suoi rivali?

Le rispondo con una citazione importante: Non si possono risolvere i problemi con le stesse persone che li hanno creati (Albert Einstein). Tale citazione fa proprio al caso di Partanna e tutti i cittadini lo sanno. Con me hanno la possibilità di cambiare, anche se nemmeno io ho la bacchetta magica, ma almeno non ho le mani legate a vecchie diatribe o logiche di partito per cui posso operare per il bene della nostra amata città.

Intervista  a  Dino  Mangiaracina

Dino Mangiaracina, 42 anni, ingegnere e docente di scuola secondaria. Assessori designati:  Davide Randazzo, 41 anni, dottore commercialista, e Alessandro Olivo, 33 anni, chimico e consulente ambientale. E’ sostenuto da quattro liste: Partanna Attiva, Insieme per Partanna, Udc e Lista Megafono.

Che cosa lo ha spinto a candidarsi a Sindaco?

Vivendo ed osservando quotidianamente la nostra realtà mi sono reso conto che c’e grande bisogno di progettualità, di nuove idee, di nuove energie e quando mi è stata proposta da un gruppo di amici la candidatura a primo cittadino, ho cominciato a valutare la possibilità di impegnarmi direttamente nella gestione della cosa pubblica. Nel frattempo questo consenso si è notevolmente allargato investendo altri settori della società civile, così ho deciso di rompere gli indugi e di mettere a disposizione le mie esperienze gestionali e professionali perché, citando don Milani, “I care”: voglio prendermi cura della nostra comunità.

 Quali sono le linee-guida del suo programma elettorale-amministrativo?

Le linee guida del programma sono articolate in sei macroaree: Economia e Sviluppo, Ambiente e Territorio, Turismo Cultura Arte e Sport, Sociale, Efficienza della macchina amministrativa, Legalità. Sono i sei ambiti su cui lavoreremo prioritariamente per avviare la rinascita della nostra comunità locale. Si tratta di un programma partecipato, a cui tutti i componenti della coalizione hanno apportato dei contributi e la cui redazione ha favorito il “team building” ovvero la costruzione del gruppo: elemento fondamentale del successo amministrativo, per evitare gli errori del passato, come personalismi e sterili protagonismi.

 Quali saranno i provvedimenti più importanti nei suoi primi cento giorni da sindaco, se vincerà le elezioni?

Il primo impegno sarà quello di riorganizzare ed ottimizzare la macchina amministrativa. Faremo una ricognizione delle risorse umane e materiali per rivedere criticamente gli strumenti a disposizione per una buona amministrazione. Dovremo instaurare un clima meritocratico, motivante e di fiducia verso la nuova squadra di governo della città, promuovendo la partecipazione civile fino a vincere il senso di disinteresse e di impotenza che pervade molta parte della nostra società. Inoltre ci occuperemo da subito di restituire il decoro alla città. La cura e la pulizia degli spazi pubblici sono interventi non differibili. Parallelamente cominceremo a sviluppare le linee guida del programma per creare quello sviluppo economico, sociale e culturale che è l’unico presupposto per attrarre posti di lavoro: la prima necessità del nostro territorio.

 Perché i cittadini di Partanna dovrebbero votare proprio lei per sindaco e non i suoi rivali?

L’amministrazione di un Comune oggi richiede capacità diverse e rinnovate rispetto al passato. Un buon primo cittadino deve avere conoscenze tecniche e manageriali e deve poter contare su un team di risorse specializzate e competenti in grado di supportarlo al fine di attivare iniziative in grado di intercettare e attirare risorse per lo sviluppo del territorio. Mentre per un “tecnico” è relativamente semplice comprendere e apprendere i meccanismi politici, cosa diversa è per un politico acquisire capacità gestionali e conoscenze tecniche che si maturano in anni di esperienza sul campo. Ecco perché chi si è occupato solo di politica paradossalmente non ha le capacità e le esperienze valide per amministrare un comune da qui agli anni a venire. Io unitamente alla mia squadra possiamo dire e testimoniare di avere una composizione di professionalità tale da poter presidiare i diversi aspetti organizzativi, gestionali e di governo e di sviluppo del territorio. Ulteriormente, sono l’unico candidato ad aver cercato il dialogo con tutte le forze politiche partannesi per creare una coalizione che potesse rispondere ai problemi del paese. Non è pensabile, né immaginabile, né tanto meno auspicabile che si possa governare un paese composito per ideologie, punti di vista e problematiche qual è il comune di Partanna, attraverso l’autoreferenzialità. Nessuno può mai bastare a se stesso. Chi, come le altre forze politiche concorrenti, si chiude in una torre di avorio pensando di rappresentare la parte giusta e buona, pecca non solo di narcisismo ma anche di egoismo in quanto non sta operando nell’interesse della collettività. La legge elettorale vigente è penalizzante per i piccoli comuni in quanto impone l’aggregazione tra forze politiche ed è deleterio, utopico e masochistico scegliere la via dell’isolamento. Il nostro intento è quello di creare una squadra di governo che possa utilizzare l’esperienza di chi conosce la macchina amministrativa integrandola con le competenze tecniche e dandole un orientamento del tutto nuovo volto all’efficienza e all’efficacia gestionale.

 


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