Intervista al sindaco di Partanna, Nicolò Catania

PARTANNA – Nel Kleos mensile in questi giorni in edicola è stata pubblicata la seguente intervista al sindaco di Partanna, Nicolò Catania:

Che cosa ha realizzato la sua amministrazione in questa prima fase del suo mandato iniziato nel giugno del 2018?

Il primo periodo di questo nuovo mandato, ha visto l’amministrazione impegnata nel consolidamento e nella razionalizzazione di quanto realizzato nel precedente mandato al fine di mettere a sistema tutto quanto e puntando, al contempo all’obiettivo finale per la città delineato nel programma elettorale.  Ho, più volte, assimilato la nostra azione amministrativa ad un puzzle che, man mano, va completandosi. Tra il già fatto, appunto in continuità con il passato, si è realizzata la sempre più decisa caratterizzazione di Partanna come cittadina dal significativo fermento socio-culturale:  le kermesse estive ArteMusiCultura 2018 e 2019, le rassegne chateau-jazz, le rappresentazioni teatrali, insieme con le Sagre della Cipolla, le Notti Bianche dei musei e dei sapori, i CiocoFestival,… permettono alla nostra cittadina di caratterizzarsi come punto di riferimento sul territorio per eventi che attraggono sempre una partecipazione massiccia ed eterogenea. Hanno contribuito a promuovere questo fermento, consentendo alla nostra cittadina di porsi come realtà sensibile alle diverse tematiche attuali, le diverse giornate istituzionalizzate (contro la violenza sulle donne, a favore del risparmio energetico,…), nonché intere settimane dedicate alla cultura e, di fresca istituzione, SITA, settimana della scienza, innovazione, tecnologia e ambiente, svoltasi lo scorso dicembre. In queste attività, fortemente volute e mantenute con determinazione ed impegno nonostante le non sempre favorevoli condizioni di realizzazione, il nucleo fondante della nostra amministrazione: la promozione di una realtà socio-culturale sempre più consapevole, aperta e capace di recepire input propositivi e innovativi, una promozione che si pone come conditio sine qua non per l’attuazione della restante parte del programma politico. Altro tassello fondamentale, al quale abbiamo lavorato alacremente durante i primi mesi del mandato, è rappresentato dal G55, cooworking e fablab, luogo fisico e virtuale insieme, che ha già offerto nuove opportunità professionali ai giovani del territorio e che sarà implementato, con uno specifico progetto già finanziato per circa 300.000 euro, con un living lab volto a generare e sperimentare soluzioni innovative per il miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali. La concreta realizzazione di tale progettualità lo renderà, ancora di più, presupposto per un approccio all’imprenditorialità idoneo a favorire il rilancio socioeconomico. Ovviamente parlo di presupposti, poiché il vero rilancio sul piano economico trova concretizzazione in una serie di attività avviate in vista della trasformazione di Partanna in smartcity, innovativa e moderna realtà sul territorio.

Ci vuole fare esempi concreti di attività svolta o da svolgere a breve?

Parliamo dell’azione che ha consentito di reperire, favorire e consolidare rapporti con partners privati che stanno investendo sul territorio costituendo un importante potenziale occupazionale ed economico; si lavora alla realizzazione di un impianto eolico completo di tutta una serie di opere connesse realizzato da ENEL ENERGYPOWER in contrada Magaggiari, di impianti fotovoltaici e termodinamici, di un cavo intercontinentale di connessione elettrica realizzato da TERNA. Le convenzioni stipulate prevedono, inoltre, che questi investitori, assicurino tutta una serie di attività volte a migliorare e a riqualificare il nostro territorio offrendo altri servizi innovativi (colonnine per la ricarica delle autoelettriche, panchine intelligenti, sharing bike, sistemi smart,…).Non di meno la nostra attività ha guardato costantemente al mantenimento degli standard dei servizi offerti alla cittadinanza, ricercando e recependo significativi finanziamenti, pari a circa una decina di milioni di euro, che hanno permesso di assicurare la messa in sicurezza, l’efficientamento energetico e quello sismico delle scuole (il plesso di via Trieste, via Messina e Santa Lucia) e, a breve, consentiranno le stesse migliorie ai rimanenti plessi; la riqualificazione e l’adeguamento strutturale della Caserma dei Carabinieri e degli uffici giudiziari (lavori già appaltati); il recupero dell’immobile annesso alla chiesa di San Giuseppe in via Mazzini; le azioni di miglioriamento concordate con la struttura del Boccone del Povero e del Renda Ferrari; il recupero dello stazzuni; il completamento del cine Astro. Tutti questi interventi perseguono non solo il recupero di immobili di altissimo valore socio-culturale del nostro paese, ma mirano a sostenere la promozione socio-culturale in atto. In quanto coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, posso riferire tra gli impegni portati avanti in questo primo periodo di mandato anche la riattivazione dei rapporti con il Ministero delle infrastrutture e la costituzione di un tavolo di lavoro per la definizione di due fondamentali questioni, purtroppo ad oggi dolenti per il nostro territorio: il completamento della ricostruzione e delle opere di urbanizzazione, il mantenimento dei servizi dell’ospedale di Castelvetrano. Vale sicuramente la pena ricordare tra le azioni gestionali poste in essere quelle che hanno consentito alla nostra cittadina di vantare un servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti efficiente ed efficace, di raggiungere un ragguardevole 80% di differenziata, nonché di non sopperire all’emergenza estiva che moltissimi comuni, invece, hanno sofferto:  l’amministrazione comunale, grazie anche al mio ruolo di presidente dell’SRR, lavora sinergicamente all’acquisizione del polo tecnologico di Castelvetrano che, grazie ad un finanziamento già ottenuto di 6 milioni di euro, creerà le condizioni per un servizio gestito in autosufficienza con un notevole risparmio nei costi di raccolta e di conferimento. Indubbiamente alcune tematiche impattano particolarmente sull’opinione pubblica, prestandosi a diventare elementi di criticità di un’amministrazione: occorre, però, con onestà, riferire le cause di determinate situazioni o delle relative scelte amministrative.

I cittadini lamentano le frequenti perdite idriche, l’illuminazione pubblica con zone di buio diffuso e la mancata eliminazione delle erbacce anche nelle zone del centro con danno per il decoro urbano.

Per quanto attiene la questione delle perdite idriche, partendo dal presupposto che il servizio di distribuzione idrico e fognario non è demandato all’amministrazione comunale che può sostituirsi in taluni interventi solo a particolari condizioni, occorre evidenziare che, nei limiti del possibile, gli interventi comunali sono stati tempestivi e che, ad ogni buon conto, si sta lavorando, con gli altri comuni forniti da EAS, per l’acquisizione del servizio anche in considerazione del recente decreto, a firma del Presidente della Regione, di liquidazione dell’EAS. L’auspicio è quello che nei prossimi giorni si trovi la soluzione per gestire in autonomia tale servizio e renderlo efficace ed efficiente così come già fatto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che, da una precedente gestione evidentemente non adeguata, è diventata un fiore all’occhiello per la nostra cittadina. Riguardo all’Illuminazione pubblica, va chiarito che i lavori di rifacimento del sistema di illuminazione non sono stati del tutto completati anche in considerazione del tardare di Enel nella dismissione della media tensione dalle cabine  elettriche: adempiuta tale dismissione si potrà introdurre il sistema di bassa tensione che consentirà di operare e regolarizzare il flusso elettrico nell’impianto di illuminazione, advenendo ad un servizio adeguato, eliminando i coni d’ombra attualmente presenti sul territorio e ripristinando i corpi illuminanti che, ad oggi, risultano spenti: bisogna avere ancora un po’ di pazienza. Ci tengo particolarmente a precisare come gli interventi di pulizia dalle erbacce e del mantenimento del decoro urbano, da sempre hanno rappresentato un annuale impegno della mia amministrazione, ma nel corso del 2019 siamo stati costretti a fare una precisa scelta politica: destinare le somme stanziate per tale servizio a compensare i maggiori costi di conferimento dei rifiuti organici, determinatisi a seguito della chiusura di tutti i centri di compostaggio per l’organico, costi che si sono raddoppiati e, di conseguenza, avrebbero dovuto comportare un rincaro delle bollette TARI. Abbiamo preferito non addebitare ai cittadini ulteriori costi e, cosa più importante, assicurare un servizio sempre efficiente che ha consentito di tutelare la cittadina da problemi igenico-sanitari verificatisi nel periodo estivo in tanti altri comuni. Posso assicurare che, nel corso del 2020, tale condizione verrà valutata molto più adeguatamente e torneremo ad esternalizzare il servizio di pulizia delle erbacce e spazzamento delle strade, posto che l’ufficio manutenzione è attualmente dotato di solo 4 operai, così da poter offrire un più adeguato decoro urbano.

I cittadini lamentano anche carenza di progetti di sviluppo.

Per quanto attiene i progetti di sviluppo, posso affermare con sicurezza che il nostro programma continua a guardare ad una sempre più strutturata e adeguata azione di incremento della recettività turistica, attuato da una parte, attraverso l’azione dei privati, già di consistenza considerevole, dall’altra attraverso la promozione e la creazione dell’albergo diffuso che, unitamente all’azione avviata nel resto della provincia, dal distretto turistico, e a quella di promozione attuata oggi dal neocostituito Parco Archeologico di Selinute di cui facciamo parte, avrà una ricaduta positiva e propulsiva in termini di incoming. L’attivazione dei bandi previsti dal GAL  Valle del Belice sulle diverse misure della programmazione comunitaria farà in modo, del resto, che i cittadini, giovani, imprenditori, possano trovare la necessaria fonte di finanziamento per creare nuove attività in armonia dell’indirizzo generale dell’amministrazione comunale.

Molti si chiedono cosa farà alla fine di questo suo secondo mandato.

Sulle prospettive politico-istituzionali che mi riguardano credo di poter dire che l’evoluzione del mio impegno nei confronti della città e del territorio, insieme con la significativa rete di rapporti istituzionali e la lunga esperienza fin qui maturata su vari fronti, pongono come inevitabile conseguenza anche il mio futuro impegno: reputo opportuno lasciare tale bagaglio di competenze a disposizione e a servizio della comunità a prescindere dal ruolo istituzionale che in futuro mi si vorrà riservare.

                         Antonino Bencivinni


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