La cooperativa sociale Badia Grande compie 15 anni e organizza un evento formativo per raccontare e riflettere sull’immigrazione

TRAPANI – “Oltre i confini: storie e racconti per conoscere l’altro”. E’ il titolo dell’evento formativo, promosso dalla Cooperativa Sociale Badia Grande in occasione del 15esimo anniversario della sua fondazione, che si terrà sabato 26 marzo dalle ore 09.00 nella sala conferenza dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Calvino-Amico” di Trapani.

Interverranno l’on. Pietro Bartolo, europarlamentare, noto per essere stato dal 1992 al 2019 il responsabile delle prime visite ai migranti che sbarcano a Lampedusa, la professoressa Annamaria Fantauzzi, etnopsichiatra e presidente dell’associazione onlus Prati-Care, il dottor Antonio Sparaco, responsabile U.O. per la Salute dei Migrante dell’Asp e coordinatore del progetto I CARE, il dottor Nicola Sequenzia, project manager del Progetto contro la violenza sui minori stranieri “Don’t Touch”. Porteranno le loro testimonianze di integrazione Laatifa Sadani, Bah Abdurhamane e Balde Sounkarou, mediatori culturali della cooperativa sociale Badia Grande. Modera la giornalista Ninni Cannizzo.

Gli studenti che frequentano l’indirizzo Grafica e Comunicazione presenteranno, inoltre,  le loro proposte per il nuovo logo di Radio OpenVoice, la web radio, realizzata su piattaforma Spreaker, nata nel 2017 nell’ambito dei percorsi di integrazione, che vede il coinvolgimento delle persone che vivono nelle strutture di accoglienza e che ha dato anche il nome all’omonima pagina Facebook dove vengono pubblicate le trasmissioni prodotte.

L’evento non vuole essere un momento autocelebrativo, specialmente in un momento così delicato in cui in Europa è in corso una guerra, ma un’occasione per far conoscere meglio il lavoro degli operatori impegnati nella “rete”  dell’accoglienza, per raccontare attraverso la diretta testimonianza di chi ha vissuto da vicino il dramma che c’è spesso dietro  l’immigrazione,  storie di coraggio e di rinascita,  per portare esempi positivi di  integrazione nel contesto locale, per conoscere altre culture e  cercare di abbattere i confini fisici e ideologici nei confronti di chi proviene da realtà lontane.


Pubblicato

in

da