La mafia vista, vissuta e subita dalle donne

PARTANNA – Lo scorso martedì 29 aprile alle ore 11:00,  presso l’auditorium Giacomo Leggio dell’ ex Istituto Magistrale “Dante Alighieri” di Partanna, i ragazzi del progetto giornalismo, dopo i precedenti incontri con Rita Borsellino, Piera Aiello e Caterina Chinnici, sono stati ancora una volta i  protagonisti ed organizzatori di una conferenza sul tema della legalità, questa volta insieme alla docente di lettere Francesca Incandela per la presentazione del suo libro: “Donne di mafia, Donne contro la mafia”.

L’autrice è da anni impegnata nel territorio mazarese come attivista contro la criminalità organizzata occupandosi di formazione di progetti sulla legalità.

Francesca Incandela ha anche fondato nel 2005 la prima Associazione Antiracket di Mazara del Vallo “Io non pago il pizzo…e tu?”.

Nel libro l’autrice ragiona sul comune stereotipo del ruolo della donna all’interno della criminalità organizzata: una donna completamente all’oscuro di efferatezze, omicidi, stragi e traffici illeciti.

Questo stereotipo appartiene al passato e l’autrice, facendo riferimenti a fatti di cronaca, descrive la donna come vera protagonista della malavita, capace anche lei di complicità consapevole e di essere depositaria silenziosa di segreti inconfessabili.

All’interno del libro vengono fatti riferimenti alle partannesi Rita Atria e Piera Aiello come veri esempi di legalità, contrapposte a donne come Calogera Pia Messina, riconosciuta dagli inquirenti come vero e proprio boss.

Nel libro vengono fuori le due sfaccettature della donna all’interno della criminalità organizzata, la donna criminale e partecipe della malavita e la donna capace di una presa di coscienza al servizio della legalità.

L’incontro organizzato dai ragazzi è iniziato con una breve presentazione del libro e dell’autrice e sono state anche illustrate le finalità e i meriti del progetto giornalismo, come la  recente partecipazione alla trasmissione “Pane quotidiano” di Concita De Gregorio presso gli studi di Rai 3 di Roma lo scorso gennaio.

Dopo la breve introduzione sulle tematiche da affrontare, gli alunni hanno intervistato l’autrice con domande legate al libro ed alla sua personale esperienza come attivista per la legalità nel suo territorio d’origine.

L’autrice, dopo aver risposto alle domande, ha avuto anche modo di interpretare alcuni passi tratti dal suo libro davanti alla una platea affollata di giovani studenti.

La docente ha ribadito più volte durante la conferenza l’importanza di sensibilizzare i giovani sul tema della legalità e che ciò va fatto senza dubbio partendo proprio dalle scuole.

Oltre alle domande, i ragazzi del progetto hanno interpretato alcuni brani inerenti al tema della legalità accompagnando la lettura con alcuni accordi di chitarra.

Come di consuetudine, immancabili gli intermezzi musicali a tema. Alcuni ragazzi del progetto hanno infatti suonato ed interpretato la canzone “Cento Passi” dei Modena City Ramblers  e  hanno concluso con “Le donne lo sanno” di Luciano Ligabue come omaggio a tutte le donne e alla loro grande forza, spesso sottovalutata.

Presenti all’incontro il dirigente scolastico Francesca Accardo, il docente di Lettere Vincenzo Piccione, ideatore del progetto, studenti e insegnanti di tutto l’istituto.

Renzo Francesco Leone


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