La protesta del sindaco nei confronti dell’Eas per l’emergenza idrica

PARTANNA – “La cattiva gestione del servizio idrico sul territorio partannese” ha causato il manifestarsi di una forte protesta da parte del sindaco Catania nei confronti dell’EAS.

il Sindaco ha ribadito che in data 7 luglio 2014  “ha inoltrato all’EAS una nota in cui denunciava l’inefficiente gestione della rete idrica da parte del personale dello stesso EAS, che non osserva il calendario prestabilito di distribuzione dell’acqua alle varie zone, diffidando lo stesso a provvedere immediatamente in merito”.

Il sindaco era intervenuto perché si erano registrate lamentele da parte di cittadini residenti in zone che avrebbero dovuto essere rifornite del prezioso liquido.

“Spero  – ha ribadito il Sindaco Catania – che non si abbiano più a verificare episodi del genere, che acuiscono la crisi idrica in un periodo dell’anno in cui si registra una maggiore penuria di acqua. Pur essendo consapevole dei grandi problemi finanziari e gestionali che attualmente attraversa l’EAS – ha aggiunto Catania –  è pur vero, ed è agli occhi di tutti, che la gestione EAS è stata sempre carente e inefficiente”.

Il primo cittadino di Partanna confida nell’incontro avuto in data otto maggio scorso con il Governatore Crocetta e il Dirigente Generale del dipartimento delle acque, durante il quale, dice Catania, “ho ricevuto l’impegno di entrambi a finanziare un intervento di somma urgenza a favore del nostro Comune per la sistemazione dei pozzi di C/da Magaggiari, oltre a garantire al Comune delle agevolazioni sull’iter relativo al rimborso delle somme che il Comune vanta nei confronti dell’EAS”.

“Con l’intervento sui pozzi di C/da Magaggiari – ha ancora sottolineato il Sindaco – si potrebbe evitare, per il nostro territorio, la crisi idrica che ogni anno incombe nel periodo estivo e avviare le procedure concordate per la gestione in proprio della rete idrica stessa. Una classe politica lungimirante – ha concluso Catania – pone al primo posto la risoluzione di quelle problematiche, che impediscono al territorio di raggiungere quei livelli di sviluppo socio – economico e culturale degni di un Paese che vuol definirsi ‘civile’”.

 


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