L’Amministrazione comunale ha sporto denuncia contro gli ignoti che hanno avvelenato i cani randagi in contrada Marcato

PARTANNA – “Abbiamo sporto denuncia contro ignoti per gli avvelenamenti dei cani che si sono verificati in città. Staneremo l’ignobile autore con la piena collaborazione del locale comando dei Carabinieri di Partanna unitamente al comando della Polizia Municipale prontamente intervenuta! L’auspicio di tutti noi è che si ponga fine a queste tristi azioni contro queste povere bestie che non fanno male a nessuno. Il comportamento criminale di chi avvelena i cani randagi è un fenomeno che ci indigna e che combattiamo al pari di associazioni animaliste e assieme ai cittadini, che invitiamo a segnalarci episodi di cui sono testimoni o a conoscenza, anche tramite gli impianti di videosorveglianza, per stanare gli autori”.
Lo dice il sindaco di Partanna, Nicolò Catania in merito a quanto verificatosi in Contrada Marcato. L’Amministrazione si dichiara al contempo al fianco di chi combatte il crescente abbandono degli animali domestici e per la lotta al randagismo.
Questo il comunicato di denuncia dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali):

“Strage di randagi a Partanna (Trapani), presumibilmente avvelenati da chi non tollerava la loro presenza. È accaduto nella Contrada Marcato. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) locale da tempo sollecitava il Comune a intervenire per sterilizzare le femmine e trovare per tutti un posto in canile, anche per favorirne l’adozione, o di renderli cani di quartiere, figura prevista dalla legge della Regione Sicilia. «Noi volontari ci siamo più volte fatti carico di portare via cucciolate per poi dare i piccoli in adozione e abbiamo più volte chiesto al sindaco, Nicolò Catania, di trovare una soluzione per questi poveri cani, essendo sua la competenza in materia di randagismo», racconta Andrea La Commare, delegato dell’Oipa di Partanna e guardia zoofila. «I nostri allarmi sono rimasti inascoltati e qualcuno li ha uccisi. Qualcuno che ora sarà denunciato. Le nostre guardie zoofile hanno chiesto di supportare le indagini e, se vi sarà un processo, la nostra associazione si costituirà parte civile. Se qualcuno sa qualcosa, ci contatti».

Erano una decina i cani che vagavano nella zona, ripetutamente segnalati negli ultimi tre anni e soprattutto nelle ultime settimane, anche con la pubblicazione di alcuni video sui social media da parte di cittadini che lamentavano la pericolosità della situazione.

«Alle segnalazioni non è stata mai data una risposta da parte dell’Amministrazione comunale, che ha lasciato vagare i cani per strada senza nemmeno far sterilizzare almeno le femmine», continua Andrea La Commare. «Tra i randagi morti sono stati trovati anche una mamma con i cuccioli al suo fianco che cercavano di poppare il latte. Il sindaco ha espresso il suo rammarico per la tragica vicenda, ma questo non basta, speriamo che se ne renda conto».

I cani morti sono stati portati al canile comunale nell’attesa delle analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico per accertare la causa del decesso. Contestualmente, la polizia municipale ha apposto dei cartelli per segnalare la possibilità di bocconi avvelenati.

Le guardie zoofile dell’Oipa hanno eseguito un sopralluogo e hanno individuato alcuni superstiti, due dei quali sembrano essere in procinto di partorire. Le autorità competenti li hanno lasciati lì. «Auspichiamo che siano messi al sicuro dal Comune e dall’Asp, anche con il supporto della nostra associazione» aggiunge La Commare. «Sul luogo vi erano anche i resti di altri due animali morti da chissà quanto tempo».


Pubblicato

in

,

da