TRAPANI – “Un corriere domani prenderà in carico il farmaco chemioterapico dal nostro ospedale di Castelvetrano, che lo utilizza per il trattamento dei suoi pazienti oncologici, per far sì che la signora trapanese possa proseguire il suo ciclo chemioterapico. Sottolineo però che la vicenda non riguarda assolutamente deficienze di strutture sanitarie dell’Asp Trapani, in particolare dell’ospedale Sant’Antonio Abate, ma la casa di cura Villa dei Gerani, una clinica privata”.
Lo ha assicurato il direttore generale dell’ASP Trapani Ferdinando Croce dopo una lettera aperta di una paziente oncologica trapanese che lamentava di non aver potuto ricevere la terza dose del suo ciclo di chemioterapia intrasfusionale alla Villa dei Gerani.
Il farmaco in questione è carente a livello nazionale e la stessa azienda farmaceutica evade gli ordini in maniera contingentata. Per quanto riguarda il caso della persona in cura, l’Asp, attraverso l’UFA, Unità Farmaci Antiblastici, dell’ospedale di Trapani aveva già prestato il 9 dicembre alla casa di cura l’unica confezione residua del farmaco – farmaco che non utilizza per i trattamenti – e il 30 dicembre successivo ne ha prestata un’altra, tramite l’UFA di Castelvetrano, completando tutte le scorte, e restando solo con le dosi relative ai pazienti in trattamento nella locale unità operativa di Oncologia.
Nonostante l’ASP fosse estranea al caso, il direttore generale ha cercato di trovare una soluzione per venire incontro alle reali esigenze terapeutiche della paziente. Dopo una verifica con l’azienda farmaceutica, che ha garantito che avrebbe coperto le dosi per i pazienti in trattamento a Castelvetrano, e che alcuni di loro potevano essere trattati con farmaci equivalenti, con uno switch terapeutico, Croce ha disposto il prestito di questa ulteriore dose alla clinica Villa dei Gerani, augurandosi che per il completamento del trattamento, la casa di cura possa utilizzare tutte le procedure disponibili, anche all’estero.