Le malattie del sonno

ROMA – I disturbi del sonno sono molteplici, insidiosi e spesso sottovalutati.

Il sonno è un’importante fonte di salute, necessaria all’allineamento di tutte le funzioni dell’organismo.

I disturbi del sonno sono un gruppo molto eterogeneo di malattie con netta prevalenza delle insonnie (ne soffre in modo persistente almeno il 10% degli individui della popolazione generale) e dei disturbi respiratori: russamento e apnee del sonno colpiscono infatti più di 4 milioni di italiani (4% degli uomini e il 2% delle donne) di età compresa tra i 30 e i 60 anni.

Le malattie del sonno, se non curate adeguatamente, possono essere altamente invalidanti e quelle respiratorie condurre alla morte per danno cardiovascolare. Ben oltre, quindi, i semplici effetti solitamente considerati, come occhiaie, irritabilità e stanchezza diurna.

Sintomi come l’insonnia o il russare vengono troppo spesso intesi come patologie a sé stanti o legate ad altre problematiche come stress o tensione. La realtà è però molto più complessa e riconducibile ad una sola radice: il sonno e i suoi disturbi.

Le patologie esistenti sono circa 100: alcune sono solo accentuazione di manifestazioni fisiologiche o parafisiologiche, altre sono invece vere e proprie malattie gravate da alto rischio individuale e collettivo e di un notevole impatto sociale in virtù dell’elevata diffusione. Tra queste, la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), il più frequente disturbo respiratorio del sonno che ha un impatto epidemiologico pari al diabete.

A maggio, dal 9 all’11 la IV edizione di RomaSonno al Grand Hotel Meli dà ampio spazio nella trattazione di tali argomenti con la partecipazione di specialisti di ogni parte d’Italia giunti a Roma per contribuire alla lotta contro la  diffusione delle patologie del sonno e di come queste possono alterare la qualità della nostra vita.

La frequentissima Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) associata a tutte le malattie cardiovascolari è una sindrome  troppo spesso sottovalutata.

“L’OSAS è una malattia “killer” poiché colpisce l’individuo nel suo momento di massima fragilità: quando dorme” spiega la Loreta Di Michele, pneumologo,  medico esperto in disturbi del sonno (AIMS). “Il sonno non è uno stato di  passivo abbandono privo di significato come ritenuto fino a non molti anni or sono.  Nel sonno, e nelle sue alterazioni, possiamo trovare l’origine di patologie spesso considerate idiopatiche”, quelle malattie senza causa apparente come ad esempio l’ipertensione arteriosa.

“L’OSAS, meglio conosciuta come la malattia dei grandi russatori, ha una genesi multifattoriale in cui obesità, malocclusioni dentarie, predisposizione individuale e cattivi stili di vita  agiscono singolarmente o in sinergia nel determinismo della patologia.

Pur riconoscendo un meccanismo respiratorio, in cui il russamento e l’apnea rappresentano i principali segni, il sintomo con cui si manifesta principalmente è un sintomo neurologico: la sonnolenza diurna.

L’eccessiva Sonnolenza Diurna (EDS) spesso non è percepita dal soggetto che soffre di apnee notturne e può presentarsi nei momenti meno appropriati come ad esempio alla guida dell’auto. Non a caso recenti dati epidemiologici dimostrano come la EDS sia la causa/concausa del 21,9% degli incidenti stradali maggiori. In questa stima è tuttavia doveroso sottolineare anche il ruolo di altre cause di EDS come la narcolessia, l’abuso di farmaci e alcool, la volontaria privazione di sonno”.


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