Le vittime di incidenti in moto sono in calo nel 2011

ROMA – Secondo un’indagine statistica ACI-ISTAT, le vittime di incidenti in moto sono in calo.

Tra le cause principali, infrastrutture inadeguate e da chi è alla guida di altri veicoli.

In 5 anni il numero di vittime di incidenti stradali riguardanti chi è alla guida di un mezzo a due ruote ha subito una contrazione del 22%.  Un dato incoraggiante che pone l’Italia ai vertici tra i paesi europei, in rapporto al parco circolante di 8.600.000 mezzi tra motocicli e ciclomotori.

Italiani virtuosi su due ruote? E’ il caso di dire “sì”.

Ciò che lascia l’amaro in bocca è il dato sulle cause dell’incidentalità: per il 50% dei casi la colpa è di chi guida altri veicoli, mentre per il 25% la concausa è rappresentata da infrastrutture inadeguate. Il motociclista sbaglia nel 38% di casi.

Nel 2011 le moto coinvolte in incidenti (mortali e non) si fermano a quota 75.193. Le vittime su ciclomotore (165 persone) fanno registrare una contrazione  del 19% rispetto al 2010 mentre il numero dei feriti diminuisce del 5,2%.

Le vittime su motocicli e scooter targati ammontano a 923 unità e fanno segnare una riduzione del 2,1%, mentre aumenta del 4,1% il numero dei feriti. Complessivamente si registra una diminuzione del 4,2% delle vittime di incidenti su veicoli a due ruote (ciclomotori e moto) rispetto al 2010.

Nel 38% dei casi l’incidente è imputabile ad un errore umano del motociclista, mentre nel 50% dei casi sono gli altri conducenti a provocarlo – sottolineano i risultati del MAIDS (Motorcycle Accidents In Depth Study).

“C’è ancora molto lavoro da fare in termini di formazione nei confronti di tutti gli utenti della strada. Altro grosso problema è rappresentato dalle condizioni della rete stradale e dei sistemi di protezione (vedi guard-rail)”.

Le Chiazze d’olio sono spesso trappola per motociclisti nelle città.


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