“ Marsala è divenuta una delle città più virtuose in materia di raccolta differenziata”. La dichiarazione del Presidente del Collegio dei Liquidatori Antonio Provenzano

MARSALA – Il Presidente del Collegio dei Liquidatori dr. Antonio Provenzano in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti a Marsala ha rilasciato la seguente lunga dichiarazione:

“In merito alla città di Marsala, volendo fare un bilancio di oltre un anno di attività e partendo soprattutto dai fatti e dai dati è importante sottolineare quanto segue:

Nel 2012 la percentuale di raccolta differenziata è stata del 29,19%, con un costo complessivo per il Comune di Marsala (appalto e conferimenti in discarica): di 13.412.657 euro;

Nel 2013 come da piano previsionale (formulato sulla scorta dei dati consolidati negli anni pregressi e soprattutto dell’andamento del primo semestre 2013) la percentuale di raccolta differenziata sale al 40,90% con un costo complessivo (appalto e conferimenti in discarica) di 13.080.114 euro.

A tal riguardo mi corre l’obbligo specificare che questo importo, certamente inferiore rispetto all’anno precedente, tiene già conto del maggior onere dovuto per l’adeguamento contrattuale con la ditta Aimeri (così come previsto dal Decreto Ministeriale relativamente al costo del personale e dall’indice Istat) e che incide (solo per il Comune di Marsala) per ben € 440.000 circa. Altresì, tiene anche conto della maggiore incidenza dei costi dei conferimenti (RSU) che si sono dovuti sostenere a causa della temporanea chiusura di Siculiana (incidenza per il Comune di Marsala circa € 240.000). Dunque in termini di costi per la raccolta dei rifiuti il risparmio sarebbe stato anche superiore rispetto a quello effettivamente già determinatosi; risultato dell’attuale management aziendale dell’ATO TP1 (dal luglio 2012 ad oggi) che non sarebbe stato possibile se non grazie all’estrema collaborazione dimostrata dall’Amministrazione Comunale, l’Aimeri, la Polizia Municipale, le Guardie Ambientali e i tanti cittadini civili.

In un anno e mezzo è stato fatto molto: dall’introduzione di un nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta (rimozione dei cassonetti, porta a porta su tutte le tipologie dei rifiuti, raccolta notturna nel centro urbano, spazzamento stradale notturno), che ha cambiato le abitudini dei marsalesi educando molti – non tutti – ad uno smaltimento dei rifiuti responsabile e rispettoso dell’ambiente, all’apertura di sette isole ecologiche, alla comunicazione e sensibilizzazione nelle scuole , allo sportello verde e ancora alle importanti attività di controllo della polizia municipale , che nel solo primo semestre 2013 hanno registrato il doppio delle infrazioni rispetto allo stesso semestre 2012.

L’Ato Tp1 ha inoltre sostenuto economicamente i dipendenti Aimeri , intervenendo direttamente nel pagamento di diverse mensilità arretrate da parte dell’Azienda lombarda, per scongiurare scioperi e disservizi che avrebbero penalizzato l’intero territorio, ma anche per ridare dignità al lavoro di molti operatori del settore.

In merito alle ultime vicende riguardanti il “sopralluogo” dei consiglieri comunali della commissione d’inchiesta sull’Ato Tp1, mi preme sottolineare che ben più numerosi sono stati i sopralluoghi – senza annunci stampa – effettuati da Ato Tp1 e dal Comune con proprio personale con l’obiettivo di individuare irregolarità nel servizio e sanzionarle nel caso. Questo in un’ottica di miglioramento del servizio stesso che è commissionato all’azienda esterna Aimeri.

Per quanto riguarda la pulizia dei cassonetti delle isole ecologiche e delle isole di prossimità, cui si è fatto riferimento da parte dei Consiglieri Comunali Accardi e Putaggio, a seguito di apposita richiesta, abbiamo avuto conferma dall’Aimeri che gli stessi sono stati regolarmente trattati con un prodotto igienizzante e antibatterico indicato inoltre per l’abbattimento degli odori. Peraltro, ove in passato Aimeri non ha provveduto al trattamento di cui prima, a seguito di formale contestazione da parte dell’ATO è stata assoggettata a “penali” così come previsto dal capitolato d’appalto.

Anche in un momento di totale incertezza normativa sul futuro dell’Ente che non consente, ovviamente, alcuna stabile programmazione, certamente continueremo a operare un’azione di controllo e di miglioramento del servizio, coerenti da sempre con il principio del contenimento della spesa. Proprio per questo, se la burocrazia ce lo consentirà ed in vista della prossima scadenza del 30 settembre, stiamo ulteriormente intervenendo per rivisitare un ulteriore rapporto giuridico tra ATO e AIPA che possa consentire ai Comuni soci un ulteriore diminuzione dei costi. In questi giorni, siamo quotidianamente impegnati ed in contatto con il Dipartimento Regionale per trovare insieme soluzioni che possano scongiurare eventuali disservizi sul territorio in vista della scadenza posta dalla norma del prossimo 30 settembre”.


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