Miglioramento produttivo e qualitativo di pomodori e piante di agrumi ornamentali: i risultati del progetto Sineflor. Giovedì prossimo (26 settembre) l’ultimo incontro per la formazione degli operatori

MARSALA – E’ tempo di risultati per il progetto “Sineflor: sinergie ed innovazioni in ortofloricoltura”, iniziativa realizzata fra Marsala e Petrosino, nell’ambito della misura 124 del programma di sviluppo rurale 2007/2013, che ha previsto l’erogazione di fondi europei per l’attuazione di sperimentazioni e sviluppo pre-competitivo volte a migliorare le produzioni aziendali.

La sinergia fra mondo dell’impresa in ortofloricoltura e mondo della ricerca, dopo due anni di sperimentazione sul campo, ha prodotto importanti esiti in merito all’ampliamento del calendario di produzione dei prodotti e dal punto di vista nutritivo, qualitativo e quantitativo su una specie orticola “pomodoro” da frutto fresco e su una specie arborea di piante di “agrumi” in vaso con frutto.

Analizzando alcuni ibridi di pomodoro da frutto fresco, sono state individuate nuove soluzioni nutritive volte a migliorare la qualità del frutto rispetto allo standard prodotto in Sicilia; anche, grazie all’introduzione di un nuovo elemento nutritivo il “selenio” che è stato ritrovato in quantità ottimali nel frutto, migliorandone ulteriormente le caratteristiche con le note proprietà benefiche antiossidanti e anti invecchiamento.

Altre innovazioni riguardano la scelta varietale e le tecniche di coltivazione in fuorisuolo, che hanno permesso l’ampliamento del calendario di produzione e una maggior durata commerciale del prodotto.

“Per quanto riguarda la sperimentazione delle piante di agrumi ornamentali – ha affermato il responsabile scientifico del progetto Fabio De Pasquale – si è registrato un miglioramento dello standard qualitativo e produttivo di piante in vaso con frutto, grazie a particolari nutrizioni minerali e alla vantaggiosa tecnica di coltivare le piante di limone nel vaso diametro cm. 15, che ha permesso la riduzione della durata del ciclo produttivo, il dimezzarsi dei costi di trasporto e della superficie destinata alla coltivazione ed inoltre – ha continuato – nel comparto vivaistico, la messa a punto della radicazione delle talee a luglio che ha ridotto drasticamente i costi delle barbatelle per il verificarsi di risparmio energetico, della riduzione dei costi del campo di piante madri e degli ammortamenti dei bancali di radicazione.”

Fra i relatori Francesca Pipitone, presidente della società capofila dell’ATS del progetto, e i ricercatori Antonio Motisi (CNR), Eleonora D’Anna (Consorzio Certa), Claudio De Pasquale e Fabio D’Anna (Dipartimento Scienze agrarie e forestali di Palermo) e Claudio Midolo (impresa Agile srl) che hanno approfondito temi quali la nutrizione minerale e qualità del prodotto commerciale della colture agricole esaminate; gli approcci metodologici innovativi per il miglioramento degli standard produttivi delle piante di agrumi ornamentali; l’innovazione varietale e la tecnica colturale del pomodoro; e un’efficace comunicazione dei risultati alle imprese.

Ad intervenire inoltre Vincenzo Trapani, responsabile Agronomo della Trapani Piante Ornamentali, che ha sottolineato l’importanza della sinergia fra imprese e ricerca per il miglioramento qualitativo delle produzioni e per l’ottimizzazione economica e produttiva.

“Un progetto importante, sviluppato nel pieno rispetto dei principi della misura 124 del PSR programma di sviluppo rurale  – ha detto Giuseppe Spartà, Dirigente dell’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari – che ha coinvolto diversi attori della filiera produttiva fra cui agricoltori, imprenditori e ricercatori. Mi auguro che gli importanti risultati ottenuti siano condivisi e utilizzati anche da altre imprese vivaistiche, in modo da rafforzare le eccellenze del territorio attraverso la ricerca e l’innovazione”.

Tutti i risultati della sperimentazione sono a disposizione delle imprese e del mondo della ricerca sul sito www.sineflor.it.

Fra i partner dell’ATS che ha partecipato al progetto Sineflor anche le seguenti aziende e istituti di ricerca: la Metalmeccanica Renda, l’Istituto di Genetica Vegetale del CNR, la società Centri Regionali per le tecnologie Agroalimentari “CE.R.T.A”., la società Agricola Trapani Srl, l’impresa agricola Trapani Giacomo, la Confederazione Italiana Agricoltori, l’impresa agricola Pipitone Nicolò, l’impresa agricola Zerilli Fabrizio, il consorzio di ricerca Bioevoluzione Sicilia “BES”, l’impresa Liccardi Alfredo e l’impresa Agile srl.

Nella foto, da sx Vincenzo Trapani, Eleonora D’Anna, Fabio De Pasquale, Fabio D’Anna, Luca Badalucco, Claudio De Pasquale, Antonio Motisi, Francesca Pipitone, Giuseppe Spartà


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