“Nicò, fatti la tua strada…qua pensiamo a tutto noi!”

di Antonino Bencivinni      Sarà che la pensiamo come ai vecchi tempi, ma siamo convinti che per assumere responsabilità di gestione istituzionale bisogna non solo possedere conoscenze “tecniche” pregresse, ma occorre avere anche esperienze di gestione che nascano da pratiche “governative”. Per parlare con molta chiarezza, secondo noi, se si vuole fare bene, per esempio, il sindaco, non è sufficiente essere onesti, capaci e anche colti, occorre avere almeno una buona esperienza della macchina burocratica e di gestione. Il pericolo, altrimenti, è quello che si perda tempo (per acquisire le competenze mentre si è in carica) o che si perdano occasioni importanti per il territorio. La scelta, da parte dei cittadini, di un sindaco, a nostro avviso, deve tenere conto di questi requisiti. A sua volta il primo cittadino, chiunque esso sia, se non vuole lasciare terra bruciata attorno a sé, deve creare le condizioni per aiutare i suoi collaboratori e sostenitori più diretti a “farsi le ossa”, avviandoli ad assumere sempre più responsabilità in prima persona. Se poi il sindaco aspira a più ampi traguardi, a maggior ragione deve seguire questa regola importante. Negli ultimi tempi sembra che il sindaco di Partanna, Nicola Catania, si stia orientando in questa direzione lasciando in più occasioni il vicesindaco Antonino Zinnanti e gli altri assessori sempre più da soli anche e soprattutto nel rapporto esterno con le forze politiche e religiose e con i cittadini. Se sono rose, fioriranno: ha sostanzialmente questo come significato la copertina di Kleos di questo mese!


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