Nuova puntata del dimensionamento della Rete Scolastica Anno 2014/2015

PARTANNA – Si registra ora, con un nuovo comunicato del sindaco di Partanna Nicola Catania, una nuova puntata del dramma della cosiddetta razionalizzazione scolastica che nel Belice, secondo la decisione unanime del Collegio provinciale per la razionalizzazione scolastica del 23 gennaio scorso, vedrebbe un ritorno dell’autonomia per l’Istituto Superiore “Dante Alighieri” che accorperebbe il Liceo “D’Aguirre” di Salemi ripetendo, ma stavolta al contrario, lo scippo fatto l’anno scorso dal Liceo “D’Aguirre” di Salemi che ha accorpato l’Istituto Magistrale di Partanna.

Allora le reazioni partannesi furono tiepide per la scadente levatura politica e culturale dei protagonisti locali:

anche allora era, infatti, inconcepibile che un Istituto Superiore come il Dante Alighieri in vita dal 1935 e punto di riferimento fino ai decenni scorsi per l’intera provincia, perdesse con i suoi 600 alunni l’autonomia a prescindere dal prestigio o meno dell’Istituto accorpante che in quel momento contingentemente fu il Liceo Classico “D’Aguirre” di Salemi.

Oggi, a nostro parere, quelli che contano dovrebbero cercare una soluzione che intanto lasci l ‘autonomia al “Dante Alighieri” di Partanna (che in questo momento per effetto delle decisioni dell’anno scorso, l’ha perduto essendo stato accorpato al Liceo di Salemi) e poi guardi anche di trovare una “sistemazione” futura all’altrettanto prestigioso Liceo “D’Aguirre”.

Le polemiche come quella a cui risponde Catania col suo comunicato di oggi sono sterili e di colore fin troppo campanilistico.

Pubblichiamo qui di seguito il comunicato di Catania che a nostro parere sarebbe dovuto essere meno difensivo e più incisivo nelle argomentazioni a favore della nuova razionalizzazione e a difesa delle ragioni del “Dante Alighieri” di Partanna.

 

COMUNICATO DEL SINDACO DI PARTANNA NICOLA CATANIA.

“Non posso che manifestare grande amarezza per l’offensivo articolo riportato dalla testata giornalistica marsala.tp24.it in data 4 febbraio dal titolo “La guerra dei licei tra Salemi e Partanna. Dura nota di Basile. Dietrofront di Catania.”.

Preciso di ritenere il contenuto offensivo non soltanto nei confronti della mia persona ma anche e soprattutto rispetto ai ruoli delle istituzioni e dell’attività politica dei soggetti che hanno ricevuto il mandato politico – istituzionale secondo legge.

Trovo puerile e riduttivo avere potuto pensare che la seria problematica del dimensionamento della rete scolastica del nostro territorio possa diventare oggetto di bagarre e di conflitti mediatici tra soggetti, che sono stati investiti legittimamente del ruolo di interpretare le esigenze della comunità che rappresentano.

Considero offensivo già lo stesso titolo dell’articolo che assurge la problematica scolastica ad una guerra tra contee e feudatari. Ciò dimostra l’arcaicità dei contesti in cui è stato pensato l’articolo, frutto di una miscela di dichiarazioni fatte in tempi e in contesti completamente diversi, che non solo non rispettano la cronologia, ma che omettono anche concetti che erano stati da me espressi in maniera chiara.

Mi chiedo “Sono questi i messaggi che lanciamo alla società civile?” I diritti dei cittadini ridotti ad oggetto di bagarre politiche? Di guerra mediatica? ”E’ questo che sappiamo offrire ai nostri cittadini?”

Ritengo l’articolo offensivo anche nei confronti dello stesso  Commissario Straordinario che avrebbe assunto la posizione di rimprovero verso le istituzioni partannesi, e che viene quindi coinvolto in “questo assurdo gioco di buoni e cattivi”.

Considero l’articolo offensivo anche e soprattutto nei confronti del sottoscritto.

Nego di avere fatto “dietrofront”  su nessuna delle mie posizioni o affermazioni. Confermo che la mia volontà espressa in sede di conferenza provinciale è stata travisata, solo nella parte inerente l’accorpamento tra l’istituto Garibaldi e l’istituto Giovanni Paolo II  in quanto il sottoscritto ha proposto che il primo accorpasse il secondo, considerato che il Garibaldi risulta avere un numero di alunni maggiore rispetto al Giovanni Paolo II.

“Restano comunque validi tutti i punti riguardanti la mia proposta che ricordo essere stata votata all’unanimità”.

E’ palesemente evidente che il sottoscritto si è lasciato guidare nell’espressione del suo pensiero solo ed esclusivamente dal criterio oggettivo dei numeri.

Al di là di ogni posizione personale, liberamente e rispettosamente assunta, è convinzione del sottoscritto che i dati oggettivi sono il punto di partenza di cui tenere conto in ogni azione di amministrazione della collettività.

Concludo dicendo che il sottoscritto ha sempre avuto un ideale nobile ed alto della politica e che non si è mai lasciato prendere dai giochi di bassa politica. La politica, quando è fatta con dignità e senso del dovere nobilita l’uomo, perché è vissuta come servizio a favore della gente. Nicolò Catania, Sindaco di Partanna”.

 


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