Premi in Scienza & Salute tra telemedicina e digitalizzazione

ROMA – L’app MakeItSafe informa e previene le Infezioni Sessualmente Trasmesse, mentre il software di Nomos punta a combattere le Infezioni Correlate all’Assistenza e le resistenze batteriche.

La pandemia ha fatto comprendere l’importanza dell’investimento nella digitalizzazione anche in ambito sanitario. Questo emerge anche dalla quinta edizione del Premio dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI, presieduta da Gabriele Ferrieri, che si è tenuta presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis di Roma. Premiati i progetti di imprese e start-up che spaziano lungo 11 categorie, dalla scienza alla salute, dalla cultura al turismo, passando per mobilità, energia, ambiente, comunicazione, smart city e tanto altro.

Ad essere premiati nella sezione Scienza & Salute sono stati Matteo Lobello, Simone Arelli e Flavio Federico di Zenit Studio per la web app volta a favorire prevenzione e conoscenza delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (sifilide, gonorrea, condilomi, HPV, herpes genitale, linfogranuloma, vaiolo delle scimmie, epatiti) e Nomos per le soluzioni per la gestione del Risk Management nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie.

La web app MakeItSafe permetterà di capire, orientarsi, informarsi e formarsi, attraverso pochi e semplici clic, in maniera totalmente anonima, se si è corso il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmessa, suggerendo i corretti comportamenti di prevenzione e i centri a cui potersi rivolgere. Testi semplici e di rapida consultazione, video illustrativi e un’iconografia intuitiva favoriranno la prevenzione e le diagnosi precoci.

Di grande rilievo anche il contributo portato da Nomos, che si è recentemente resa protagonista presso il Policlinico di Tor Vergata con il suo software per combattere i batteri multiresistenti agli antibiotici e le infezioni correlate all’assistenza, fenomeni in grande crescita e tra le principali preoccupazioni per i prossimi decenni. “Presso il Policlinico di Tor Vergata è stata messa a punto una piattaforma in cui vengono inseriti tutti i fattori utili per diminuire la resistenza dei germi e per capire quale fattore abbia provocato l’aumento della resistenza”, ha spiegato il prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della Società italiana di Malattie Infettive e Tropicali.


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