Raggiunto l’accordo sugli ultimi temi della politica agricola. Ruolo decisivo dell’europarlamento nell’approvazione definitiva della riforma

Giovanni La Via

BRUXELLES –  È stato raggiunto ieri (24 settembre) in tarda serata l’accordo che dà, formalmente, il via libera alla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020.

Dopo l’accordo politico siglato lo scorso 26 giugno, restavano ancora sul piatto i temi legati alle prospettive finanziarie dell’Unione e al relativo bilancio settennale.

Ieri, i rappresentanti delle tre istituzioni europee hanno trovato un punto di incontro che dà così l’ok per il passaggio al voto della Commissione Agricoltura dell’eurocamera lunedì prossimo (30 settembre) a Bruxelles.

“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto – ha ribadito Giovanni La Via, capo delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo e relatore della riforma della PAC – e vogliamo sottolineare il ruolo decisivo che ha svolto l’istituzione che rappresentiamo per il raggiungimento dell’accordo nella sua forma più complessiva, dopo gli importanti passi avanti del giugno scorso”.

La risoluzione degli ultimi temi sul tavolo è avvenuta al termine del trilogo, cioè l’incontro tra i rappresentanti delle tre istituzioni europee (Parlamento, Consiglio e Commissione).

“Abbiamo rispettato la tabella di marcia – ha sottolineato La Via – e l’approvazione di ieri consentirà l’adozione formale delle norme transitorie entro la fine dell’anno”.

Le norme prevedono tassi massimi di cofinanziamento Ue fino all’85% nelle regioni meno sviluppate, ultra periferiche.

Tra le novità introdotte vi è la “possibilità, per gli Stati membri, di trasferire fino al 15% dei propri pagamenti dal primo pilastro alla dotazione per lo sviluppo rurale. Poi – ha continuato La Via – abbiamo voluto redistribuire meglio il sostegno agli agricoltori, soprattutto pensando agli imprenditori più piccoli: abbiamo varato la riduzione di almeno il 5% dei pagamenti per importo superiore a 150mila euro”.


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