Rotary Castellammare – “Sotto il cielo di Dante”, letture dal poema inedito in terza rima

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Presentata, con gran successo e grande partecipazione, nel salone del Castello arabo-normanno della Città di Castellammare del Golfo “Sotto il cielo di Dante“, l’opera del prof. Giuseppe Eligio Ligotti, iniziativa del Rotary Club Castellammare del Golfo Segesta Terre Elimi.

L’opera del prof. Giuseppe Ligotti è un romanzo in versi che alludono con ironia all’archetipo dantesco costituito da cinquantuno canti in terza rima, di ben 447 pagine.

Questi gli interventi: la presidente del R.C. Anna Maria De Blasi, il Sindaco Nicola Coppola, il Vice Sindaco Salvatore Bologna e il socio onorario mons. Antonino Michele Crociata che ha avuto modo di presentare alla platea l’Autore, vista la sua conoscenza personale con lo stesso.

Nel suo intervento la presidente A.M. De Blasi ha evidenziato che”Il processo storico di formazione della lingua italiana presenta aspetti peculiari e di grande complessità, che ne fanno un caso particolarmente ricco di insegnamenti per la riflessione sui rapporti tra realtà demografico-sociale, dimensione politica, tradizioni culturali e funzioni della lingua. Ha evidenziato, inoltre, come la multimedialità è una risorsa, dei nostri giorni, che ci permette di compiere un vero e proprio viaggio nella storia della lingua italiana”. Il salone era strapieno, moltissimi i castellammaresi, e non solo, che hanno partecipato all’evento, tanti i docenti e i critici presenti.

Giuseppe Elio Ligotti Cascio (Nelson Martinico) intellettuale castellammarese nato a Roma nel 1946. La sua produzione letteraria di alta qualità ha offerto interessantissimi spunti di confronto al dibattito culturale. Ligotti ha pubblicato alcuni volumi di poesia: L’elegia del dubbio (Rebellato, Padova, 1978); En aras! (Abete, Roma, 1980); La metà dell’eterno (Edizioni Giano, Milano, 1985); Il silenzio, la sciarada, la notte (Interlibro, Roma, 1992); Una Mezza Commedia (Arion, Roma, 2000), opera in terza rima dantesca adottata in alcune classi del Liceo classico statale “Giulio Cesare” e poi completata fino a 100 canti, ma ancora inedita. Ha pubblicato, inoltre, i romanzi: I numeri del fuoco (GBM, Messina, 2008);

con lo pseudonimo Nelson Martinico: Dovevamo saperlo che l’amore (Lupo Editore, Copertino, 2011), vincitore della 2° edizione (anno 2011) del premio «Torre dell’Orologio» di Siculiana; Il buono, il brutto e il figlio del cattivo (Bompiani, Milano, 2014); con lo pseudonimo Nelson Martinico e con il figlio Federico Ligotti, La proprietà transitiva (Edizioni Spartaco, Santa Maria Capua Vetere, 2015) che è stato scelto come “libro del giorno da far votare agli ascoltatori”, dalla trasmissione di Radio Rai 3 “Fahrenheit”. Ogni anno gli ascoltatori di Fahrenheit scelgono il loro libro dell’anno tra i 12 libri del mese. Si sono interessati alla sua produzione, fra gli altri: Daniele Abbiati, Simonetta Agnello Hornby, Luigi Baldacci, Giorgio Bàrberi Squarotti, Antonio D’Orrico, Eugenio Montale, Maria Luisa Spaziani e Cesare Segre.

Di lui, in particolare, hanno scritto: Cesare Segre: «Il dominio della terzina è massimo ed è utile il ricorso al vecchio metodo del sommario». Luigi Baldacci: «Mi limito ad ammirare la sua terzina, di una fluidità che mi fa venire in mente la flelicità di rima di Alfonso Gatto. Ma c’è anche, sull’impianto ovviamente dantesco, una fortissima iniezione della terzina pascoliana».


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