Senso di amarezza e sfiducia nelle istituzioni per il 48° anniversario del sisma del Belice

PARTANNA – Pubblichiamo qui di seguito il testo del comunicato del coordinatore dei sindaci del Belice Nicola Catania scritto in occasione del 48° anniversario del terremoto del Belice.

“Anche questo 48° anniversario del sisma del Belice viene celebrato in un clima di forte e vibrata protesta generale, nonostante piccoli passi avanti si registrano da un punto di vista finanziario che riguardano però sblocchi e conclusioni di procedure avviate negli anni precedenti. Lo svincolo delle somme residue relative al finanziamento dei 35.000.000 e nella disponibilità del Dipartimento della protezione civile regionale (finanziamento della legge di stabilità 2013) la sottoscrizione dell’ APQ del 31.12.2015 relativo al finanziamento per lo smantellamento dell’amianto nei comuni con presenza di aree destinate alle baracche (legge 9 agosto2013 n.99), costituiscono le uniche somme destinate al territorio i cui effetti si registreranno nel corso del 2016, non essendosi registrata alcuna altra forma di interventi nella recente legge di stabilità, per il secondo anno consecutivo, vedendo ancor più lontana e complicata la fase di chiusura della ricostruzione e della infrastrutturazione dei 21 comuni colpiti dal sisma del 1968. Le manifestazioni in occasione del 48° anniversario del terremoto nel Belice, pertanto, si celebreranno in tono pacato ma allo stesso tempo con senso di amarezza e sfiducia nelle istituzioni sia esse nazionali che regionali. A denunciare tale situazione è lo stesso Coordinatore dei Sindaci del Belice e sindaco di Partanna Nicolò Catania, che tiene a sottolineare le eccessive lungaggini in cui è stata avviluppata la ricostruzione del Belice nel tempo. Continua Catania specificando che la ricostruzione è un capitolo ancora aperto: mancano 150 milioni di euro per opere pubbliche e 230 milioni per l’edilizia privata, facendo denotare che in tutto questo processo storico, riguardante il nostro territorio, la mancanza principale che si denota è una politica centrale volta ad attuare azioni finalizzate ad un armonico processo di sviluppo economico delle aree interne del Belice.

Ricorda, amareggiato, il Coordinatore dei Sindaci Nicolò Catania, che gli impegni di alte cariche istituzionali, che hanno visitato questi territori, sono serviti a poco. Neanche quelli di Maurizio Lupi, ex Ministro delle infrastrutture e del Presidente della regione Rosario Crocetta, che si impegnarono per trovare soluzioni definitive.

Anche l’attuale governo nazionale ha ritenuto di non procedere a nessuna forma di finanziamento con la recente approvazione della Legge di stabilità chiedendo il ritiro degli emendamenti e dichiarandosi allo stesso tempo, disponibile ad affrontare il problema con altre forme normative.

«Si era parlato di zona franca ma non abbiamo visto i fatti – tuona il sindaco di Partanna e coordinatore dei sindaci del Belice, Nicola Catania – anzi, la poca attenzione verso questo territorio è stata dimostrata da tutt’altre azioni, come la tassazione Imu sui terreni agricoli e il via libera alle trivellazioni nel Belice, o peggio ancora, si pensi al latrocinio sui fondi PAC, aggiungo l’estromissione totale dalla legge di stabilità 2015 aggravata da quella del 2016 nonostante gli emendamenti parlamentari, seguiti dal Coordinamento e dai Senatori e dai Deputati nazionali di riferimento territoriale, che dopo essere stati puntualmente presentati e dichiarati ammessi, con un ulteriore scippo, operato dal Governo Renzi, sono caduti nel vano.

Siamo quindi in attesa di essere ricevuti dall’attuale Ministro delle Infrastrutture on. Del Rio a cui è stata inoltrata richiesta per un incontro ufficiale già nel mese di novembre 2015.

Aggiunge Catania, dopo tante sollecitazioni, ancora oggi il Presidente della Regione, si ostina a non convocare la speciale commissione sul Belice con il compito di affiancare lo stesso governo regionale nell’attività di programmazione negoziata relativamente all’utilizzo dei fondi strutturali comunitari 2014 – 2021, con l’aggravante che nella bozza di programmazione regionale, il Belice non è stato inserito come “area interna” nel sistema strategico Nazionale.

A tal proposito il coordinatore dichiara: “Ritengo, che non possiamo ulteriormente attendere soluzioni definitive che non vengono proposte dal nostro legislatore. Dobbiamo rimboccarci le maniche noi primi cittadini, a tutela degli interessi delle nostre comunità, lottando ai livelli preposti per ottenere ciò che è un diritto legittimo: sviluppo, infrastrutture, servizi. Non si può solo pagare i balzelli che ci chiedono i nostri governi, senza ottenere nulla in cambio: solo tagli e mortificazioni. Non si può più sottacere il divario intercorrente tra i nostri territori e quelli da Roma in su. Da ora in avanti verrà condotta la battaglia del Belice. Non solo lotta per la ricostruzione bensì per il rilancio socio – economico e culturale del Belice.”.

E’ lo stesso Coordinatore dei Sindaci Nicolò Catania a dare notizia degli eventi organizzati, nei vari Comuni belicini, in occasione del 48° anniversario:

Le Manifestazioni previste per il 2016 saranno effettuate nelle giornate del 14, 15 e 17 gennaio, e si svolgeranno nei comuni di Poggioreale, Gibellina, Salaparuta, Montevago, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Menfi e Partanna;

Il 14 Gennaio alle ore 09.00 a Poggioreale presso l’aula consiliare, si svolgerà la giornata di studi su “Il terremoto della Valle del Belice del 15 gennaio 1968” a cura dell’ordine Regionale dei Geologi di Sicilia;

Il 14 Gennaio alle ore 21.00 presso il Comune di Montevago si svolgerà “La notte del Ricordo e della Memoria” Fiaccolata dal nuovo al vecchio centro;

Il 15 Gennaio alle ore 10.30 a Salaparuta si svolgerà una Santa Messa in suffragio delle vittime del terremoto presso la chiesa di Santa Caterina; a seguire corteo e deposizione di una corona alla Madonnina del Belice;

Il 15 Gennaio alle ore 11.30 presso il Comune di Gibellina Santa messa in suffragio delle vittime del terremoto del 1968 presso il monumento “Cretto di Burri” vecchio centro;

Il 15 Gennaio alle ore 11.30 presso il Comune di Santa Margherita Belice – Deposizione Corona in Memoria delle vittime del Terremoto del 1968 al Cristo Redentore;

Il 15 Gennaio presso il Comune di Menfi alle ore 17.00 apertura della Porta della Misericordia in occasione della Giornata Giubilare – Chiesa Madre; alle ore 18,00 Concelebrazione Eucaristica con i Parroci di Menfi e il Vescovo, alla presenza del Coordinamento dei Sindaci della Valle del Belice nel 10° anniversario della consacrazione della Chiesa Madre 2006-2016; alle ore 19.00 “La Chiesa Madre Ieri e Oggi” inaugurazione mostra fotografica;

Il 15 Gennaio 2015 alle ore 20.30 presso il Comune di Santa Ninfa – Consiglio Comunale aperto presso la sala consiliare per la commemorazione delle vittime del Sisma del 1968;

Le manifestazioni si concluderanno a Partanna dove sarà celebrata da S.E. mons. Domenico Mogavero, una Santa Messa in suffragio delle vittime del Sisma con la partecipazione dei 21 Sindaci del Belice alle ore 10.30 presso la Chiesa del Carmelo.

 


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