Siciliani Liberi, con una sua delegazione, ha partecipato, assieme ad oltre 70 sigle, al Corteo di Messina NO PONTE di sabato 2 dicembre

MESSINASiciliani Liberi ha partecipato con una propria delegazione al raduno ed al corteo “No Ponte”, che si sono tenuti ieri sabato 2 dicembre alle 15:30 a Messina. Il corteo ha attraversato il centro cittadino di Messina partendo da Piazza Cairoli per arrivare a piazza Duomo. Siciliani Liberi insieme ad oltre 70 sigle ha composto il folto corteo che ha visto la partecipazione di oltre 2000 siciliani. “Il No al ponte è un No allo spreco di risorse per una infrastruttura che continua da decenni a ‘piovrizzare’ finanziamenti senza che a questi corrispondano benefici per i territori interessati dall’opera”, a dirlo è Massimiliano Sapienza che ha organizzato la delegazione di SL. “Una mangiatoia per società di progettazione e per società che dovrebbero gestire l’iter burocratico. Per la Sicilia solo il miraggio di un’opera che dovrebbe dare impulso allo sviluppo del territorio senza spiegare mai come questo dovrebbe avvenire”, continua Carmelo Giannetto che ha coadiuvato Sapienza. Da anni Siciliani Liberi sostiene che ci sono tanti omissis nella propaganda sulla fattibilità e sulla funzionalità dell’ottava meraviglia del mondo contemporaneo. Più che un ponte l’opera, se mai riuscissero a costruirla, diverrebbe il guinzaglio per impedire alla Sicilia di ottenere tutti i vantaggi che l’Europa offrirebbe ai territori marginali e insulari. Il ponte alimenterebbe ancora di più l’immagine di una catena con la Sicilia palla al piede dello stivale. “La Sicilia deve tornare ad essere centro del Mediterraneo e hub naturale con una infrastrutturazione portuale e aeroportuale che la ricolleghi al mondo. La Sicilia deve tornare centro di interesse internazionale e non periferia di interessi italiani ed europei. Per questo oggi i Siciliani Liberi marciavano, per una Sicilia centro propulsivo di un mondo che si apre all’Africa e al medio oriente e non il vicolo cieco di una Italia e di un’Europa miopi, che non hanno dimostrato di capire l’enorme potenziale ed il valore che la Sicilia rappresenta”.


Pubblicato

in

da