Turismo sostenibile, uscire dalla crisi e rilanciare l’economia

SAN VITO LO CAPO – Questa sera a San Vito Lo Capo – ore 21.00 in via Antonio Venza – prima tappa di Goletta Verde con l’incontro “Un turismo ecosostenibile anche in Sicilia: è possibile!“.

Al sindaco saranno consegnate le “5 vele” della Guida Blu di Legambiente e Touring club. Al top della classifica per le isole minori anche Santa Marina di Salina.

Sempre più turisti nella scelta delle località dove trascorrere le proprie vacanze, preferiscono quelle in luoghi unici e con condizioni ambientali garantite.

La conferma arriva anche da un’indagine europea che nel 2012, ha rilevato come primo fattore di fidelizzazione turistica, e cioè il motivo per cui si ritorna in un determinato luogo, proprio gli aspetti legati all’ambiente e alla natura, come il clima e il paesaggio (Attitudes of Europeans Towards Tourism”, Eurobarometro 2012).

In questo contesto è evidente quanto sia grande il potenziale del settore turistico nel rilancio economico della Sicilia e quanto siano strategiche per il futuro dell’intera isola la sostenibilità ambientale e la qualificazione ecologica.

“Per fare questo – evidenziano i rappresentanti di Legambiente – è però necessario al più presto orientare la pianificazione comunale e la gestione in funzione delle diverse caratteristiche ambientali, paesaggistiche, naturalistiche e di antropizzazione delle coste e delle aree interne dell’isola, per rispondere ai sempre crescenti attacchi della speculazione. Gli esempi positivi in Sicilia ci sono, a partire da San Vito Lo Capo e Santa Marina di Salina” premiati da Legambiente e Touring Club nella classifica della “Guida Blu – Il Mare più bello”.

Di turismo sostenibile si parlerà questa sera (12 luglio) a San Vito Lo Capo, in occasione dell’avvio della tappa siciliana della Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati e dei partner tecnici Novamont e Nau!, tornata a navigare per schierarsi contro i “pirati del mare” e valorizzare le buone pratiche del Bel Paese.

L’appuntamento è alle ore 21.00, in via Antonio Venza, per un incontro pubblico “Un turismo ecosostenibile anche in Sicilia: è possibile!“.

Per l’occasione il Comune di San Vito Lo Capo sarà premiato con le 5 vele, il massimo riconoscimento della Guida Blu. Intervengono: Gianfranco Zanna, direttore Legambiente Sicilia; Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente; Michela Stancheris, assessore Turismo Regione Sicilia; Anna Maria Santangelo, dirigente Libero Consorzio Comunale Trapani; Luis Carlos Barbato, Ecologo rurale e docente collaboratore Università degli Studi di Padova; Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo.

“C’è sicuramente grande soddisfazione per i due comuni, San Vito Lo Capo e Santa Marina di Salina, che da anni si confermano ai vertici della classifica della Guida Blu”.

È il segno di una idea evoluta di sviluppo finalmente avviata anche in Sicilia – aggiunge Gianfranco Zanna, direttore Legambiente Sicilia .

A San Vito Lo Capo e a Santa Marina di Salina hanno compreso che tutelare l’ambiente è il modo più efficace per migliorare l’offerta turistica, ma anche la qualità della vita dei propri cittadini. Speriamo che questa idea possa davvero servire come esempio per i troppi comuni turistici siciliani che puntano ancora su un’idea vecchia e superata di sviluppo turistico. Purtroppo in molti altri casi c’è il rischio di vedere soccombere, sotto la spinta di interessi economici, le maggiori vittorie ottenute nel recente passato in materia di tutela e valorizzazione del nostro splendido paesaggio. È tempo, quindi, di agire per riprendere in mano una situazione che sta sfuggendo ad ogni capacità di governo, stabilendo criteri diversi per orientare la pianificazione comunale e la gestione in funzione delle diverse caratteristiche ambientali, paesaggistiche, naturalistiche e di antropizzazione delle coste e delle aree interne”.

Queste le motivazioni delle “5 vele” della Guida Blu di Legambiente e Touring club

San Vito Lo Capo. Il comune è impegnato in attività di valorizzazione del patrimonio ambientale per recuperare aree naturalistiche e preservarle. Alcune aree urbane sono state chiuse al traffico, le zone a traffico limitato sono sempre più ampie, l’adozione del PUDM, ancora l’unico Comune in Sicilia ad averlo adottato, è una garanzia per la libera fruizione delle spiagge. Un ulteriore impegno è nella volontà espressa di adottare, dopo il progetto di Baia Santa Margherita, il progetto di valorizzazione del sito naturalistico di Cala Mancina. Un’area di pregio, ricca di biodiversità, che rappresenta la storia dei primi insediamenti abitativi nella costa sanvitese.

 Santa Marina Salina. Classifica isole minori. In un contesto regionale difficile come quello siciliano, il comune di S. Marina Salina ha dato un nuovo impulso alla raccolta differenziata, che ad oggi registra una percentuale di raccolta fra le più alte della Sicilia (30%), e alla riduzione del conferimento in discarica, aderendo al progetto N.O.WA.S.T.E., un sistema di implementazione e promozione del sistema di trattamento dei rifiuti organici e promozione del compostaggio domestico. Il Comune si è fatto inoltre promotore, all’interno della S.R.R. Isole Eolie, della creazione dell’A.R.O. Salina, un sottosistema di gestione dei rifiuti. Novità importante è stata l’adozione del SEAP (Susteinable Energy Action Plane) da parte di S. Marina Salina (primo Comune insulare siciliano), per concretizzare l’adesione al Patto delle Isole” e al “Patto dei Sindaci”, azioni promosse dall’UE per la riduzione dell’emissione di CO2 in atmosfera. Confermati e potenziati gli eventi sportivi “sostenibili” e integrati con il territorio come l’Eolian Sailing Week, il Giro podistico dell’isola e la seconda edizione del Tour in mountain bike e della montagna previsto per settembre. In tema di mobilità sostenibile, S. Marina Salina (primo comune eoliano) ha realizzato due postazioni fotovoltaiche per la ricarica di biciclette a pedalata assistita grazie al finanziamento del Ministero dei Beni Culturali per i siti UNESCO (Legge 77/2006). Nelle ultime settimane, infine, l’amministrazione ha bloccato la nascita di uno stabilimento balneare in Zona B della Riserva Naturale Orientata “Le Montagne delle Felci e dei Porri”, prevenendo lo scempio di una zona di alto valore naturalistico.

 


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