Al convegno di Bruxelles per un no alle trivelle nel Mediterraneo

PANTELLERIA – Invitato dall’on. Rosa D’Amato (MEP), Alberto Zaccagni, presidente dell’Associazione Onlus Apnea Pantelleria, è intervenuto, per la seconda volta a Bruxelles, sui problemi relativi alle ricerche d’idrocarburi nel Canale di Sicilia.

Il convegno, dal titolo “Don’t fossilize yourself toward a new Energy model”, si è svolto lo scorso 19 novembre, ed è stata un’altra occasione istituzionale per presentare l’aggiornamento delle concessioni di ricerche idrocarburi nel Mediterrano, alla luce della recente approvazione dell’art. 38 (Legge 164) cosiddetta “Sblocca Italia”.

Durante i lavori, Alberto Zaccagni, in qualità di relatore, ha chiesto agli onorevoli presenti che si impegnino per formulare un’interrogazione al Parlamento Europeo, sulle totali divergenze tra l’art. 38 e le direttive europee emesse nel 2013 sulla sicurezza, responsabilità e potenziale economico e tecnico delle società richiedenti le concessioni petrolifere.

L’intervento ha inoltre evidenziato che possano sussistere gli estremi per un procedimento di infrazione all’Italia, vista la direttiva vigente (12 giugno 2013/30/eu).

“Ringrazio tutti i movimenti, le persone, le associazioni e le amministrazioni che da Pantelleria e Lampedusa – commenta Zaccagni – hanno fatto sentire la propria voce fino a Bruxelles. Avere il sostegno di tanti da la forza di portare avanti questo quinto anno di impegno, per affermare che l’energia futura non può dipendere dal petrolio! Oltre la protesta, le manifestazioni ed il sostegno di tutti, bisogna anche proporre nuovi modelli di sviluppo ed agire a livello istituzionale per modificare le leggi emanate dal governo Renzi e dai governi precedenti; governi che – conclude il Presidente dell’A.O.A.P. – non riescono ad avere una visione di lungo termine nella risoluzione dei problemi”.

 


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