Domenica entrata gratuita. Al parco archeologico di Segesta, il Mercato degli Elymi, visite guidate e un laboratorio per bambini

SEGESTA – Il prossimo 3 marzo cade la prima domenica del mese e l’ingresso al parco archeologico di Segesta, come a tutti i luoghi della cultura, sarà gratuito. Un’occasione da non perdere per scoprire il sito rinato dopo l’incendio disastroso che l’ha colpito nel luglio scorso. Ma Segesta è già risorta e la natura ha ripreso il sopravvento attorno ai monumenti rimasti miracolosamente illesi.

Il programma è denso e accontenta tutti: dall’immersione a 360 gradi nella mostra e nelle installazioni di Elyma di Gandolfo Gabriele David, in forte dialogo con il sito archeologico; al Mercato degli Elymi, progetto del Parco che ha voluto creare uno spazio dedicato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio. Con bando pubblico sono state assegnate dieci postazioni ad altrettante aziende locali che faranno così conoscere i loro prodotti (quindi vino, carne, miele, formaggi, pasta, frutta e verdura). Saranno poi disponibili una visita guidata approfondita su l’imponente tempio dorico, e un laboratorio per i più piccoli. Attivo il servizio di ristorazione “smart” con il food truck (installato in attesa che venga ripristinata la caffetteria anch’essa distrutta dalle fiamme).

Alle 11.45 un archeologo di CoopCulture (che cura i servizi aggiuntivi) guiderà una visita al solo Tempio dorico: verranno narrate le tecniche di costruzione, analizzati gli elementi architettonici legati a questo stile e indicati gli accorgimenti che rendono il tempio di Segesta un exemplum tra gli edifici sacri del suo tempo, senza dimenticare le ultime e rilevanti scoperte sull’attribuzione del culto all’interno. La visita sarà disponibile anche il 17/28/30 marzo, sia alle 10.30 che alle 11.45.

Info e biglietti: www.coopculture.it

Mentre i grandi seguono le spiegazioni dell’archeologo, (dalle 10.30) i bambini saranno coinvolti in una visita/ laboratorio che sarà un vero gioco perché si cercherà di stabilire una relazione emotiva tra i piccoli partecipanti e il tempio maestoso. I bambini proveranno ad abbracciare una colonna, per comprenderne concretamente le dimensioni; cammineranno dentro al tempio e, contando i loro passi, scopriranno quanto fosse veramente grande; seduti a terra osserveranno, guardando in alto, le colonne, raccontando le loro sensazioni.


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