Finanziaria impugnata, Csa-Cisal: “Asu a rischio, confermata l’agitazione e subito il tavolo permanente per la stabilizzazione”. Le dichiarazioni dell’on. Caronia

PALERMO – Giuseppe Badagliacca, Clara Crocè e Gianluca Cannella del sindacato Csa-Cisal hanno detto:“Nonostante le rassicurazioni del Governo regionale sulle interlocuzioni con Roma, l’articolo 36 della Finanziaria regionale è stato impugnato dallo Stato bloccando il processo di stabilizzazione di oltre 4.500 Asu che da anni consentono il funzionamento di uffici ed enti pubblici. A questo punto è necessario convocare subito il tavolo permanente al quale porteremo tre proposte: strutturalità del finanziamento fino al 2038, trasformazione dei contratti a tempo indeterminato almeno per le stesse ore attuali, aumento complessivo della dote finanziaria per la fuoriuscita incentivata ma senza paletti di alcun tipo. I lavoratori sono stanchi dei rimpalli e dei rinvii, hanno diritto ad avere risposte concrete e pertanto, in attesa della convocazione del tavolo, si conferma lo stato di agitazione”.

Dal canto suo l’on. Marianna Caronia, commentando l’impugnativa di alcuni articoli della finanziaria regionale e le parole dell’Assessore Regionale Armao, secondo cui “la legge è passata indenne” al vaglio del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato:

“Le parole dell’Assessore Armao, che tenta di scaricare sul parlamento regionale la responsabilità della bocciatura di alcune norme della Finanziaria, lasciano sconcertati.
Forse l’Assessore non sa che il Presidente Musumeci, a proposito della norma sugli ASU, aveva giustamente parlato di “soluzione definitiva dopo 25 anni” attribuendo il merito del provvedimento alla collaborazione fra Governo e Parlamento?
O forse non sa che solo 10 giorni fa il suo collega Scavone aveva parlato di una “norma da difendere ad ogni costo” e si era impegnato in tal senso anche nei rapporti con Roma?
Credo che l’Assessore Armao non sia del tutto conscio della gravità di quanto avvenuto. Si rende conto che fra le norme impugnate ci sono quelle per garantire i servizi resi nella pubblica amministrazione da migliaia di persone? Si rende conto che fra le norme impugnate ci sono quelle per garantire assistenza agli studenti con disabilità?
Non è più tempo, se mai lo è stato, di dire che ‘va tutto bene’ perché la crisi economica e sociale della Sicilia non può essere affrontata con superficialità o sminuendo la portata dei problemi.
Credo sia indispensabile in tempi brevissimi una seduta dell’ARS, cui partecipi direttamente il Presidente Musumeci, per trovare insieme una soluzione condivisa”.


Pubblicato

in

,

da