Gli Auguri del Sindaco per la Pasqua

CASTELVETRANO – Il Sindaco di Castelvetrano Felice Errante auspica anche per domani (5 aprile) la stessa straordinaria partecipazione della cittadinanza come quella del venerdì santo.

L’Aurora, che chiude le celebrazioni della settimana santa si svolgerà domani, domenica 05 aprile alle 09.30, nel Sistema delle Piazze.

In occasione della festività il primo cittadino ha voluto rivolgere un sentito augurio alla cittadinanza:
“In un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, sembra quasi fuori luogo fare gli auguri, perché tali e tanti sono i problemi che ogni famiglia deve affrontare che risulta difficile trovare la forza di festeggiare – afferma il Sindaco – ma noi come amministratori e voi tutti come cittadini abbiamo un dovere imprescindibile, quello di non arrenderci mai di fronte alle avversità e trovare le energie per far si’ che le cose possano cambiare. Qualche timido segnale sembra arrivare ed a questi ci dobbiamo aggrappare con tutto il cuore e tutte le nostre forze perché la speranza va coltivata e quale periodo migliore di quello pasquale può meglio rappresentare la rinascita e la voglia di cominciare un cammino nuovo. Un grande scrittore americano Edgar Allan Poe diceva ‘Chi sogna di giorno, conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte’ ed allora oltre a coltivarli quei sogni, rimbocchiamoci le maniche per far si’ che possano concretizzarsi. Un sincero augurio perche possiate trascorrere questi giorni in serenità e con le persone a voi care. Un pensiero ai tanti castelvetranese all’estero che ogni giorno testimoniano con i fatti il grande affetto nei confronti della nostra comunità”.

L’”Aurora” è un rito al quale è profondamente legata l’intera comunità castelvetranese. Si tratta di un rito medievale propiziatorio legato al significato cristiano della Pasqua. Tale rappresentazione fu introdotta intorno al 1660 dai padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, il cui convento, oggi distrutto, era annesso alla chiesa di San Giuseppe. Il rito è detto dell’Aurora perché anticamente si svolgeva alle prime luci dell’alba, mentre negli ultimi anni la tradizionale manifestazione, giunta alla 353^ edizione, si volge in un orario più tardivo. A rappresentarlo sono tre statue condotte in spalla: quella di Cristo Risorto che indossa una vestito bianco e una bandiera rossa, Maria coperta da un mantello nero e un angelo. A curare l’addobbo ed il trasporto della statua di Cristo era la Confraternita dei falegnami e bottai, mentre quella del Rosario curava il simulacro di Maria. Scomparsa la Confraternita del Rosario subentrò quella di San Giuseppe che ancora oggi cura la sacra rappresentazione. In un angolo della piazza viene collocata la statua della Madonna ed in quello opposto quella di Gesù. Anticamente era uno sparo di mortaretto a dare il via alla rappresentazione che oggi ha inizio con uno squillo di tromba. Maria riceve la visita dell’Angelo che annunzia la Resurrezione e che per tre volte fa la spola tra la Madonna e Gesù. Al terzo annuncio, l’angelo conduce Maria verso il centro della piazza dove incontra Gesù. Il mantello nero di dolore della Vergine viene tolto ed al suo posto appare un ricco paramento e la Madre va così incontro al Figlio Risorto. Le due, iniziano a percorrere velocemente le vie della città sino all’incontro davanti alla Chiesa del Purgatorio, mentre un benaugurale volo di colombi e le note festose della banda accompagnano la fine del rito. Successivamente le tre statue si avviano processionalmente la processione che si snoderà secondo questo itinerario: Sistema delle piazze, via Garibaldi, via B. D’Acquisto, via XXIV Maggio, piazza Regina Margherita, via Milazzo, piazza N. Bixio, via O. Mannone, piazza G. Matteotti, via V. Emanuele, piazza Principe di Piemonte, sistema delle piazze, Chiesa Madre, dove alle ore 11.00 si terrà la Celebrazione Eucaristica.


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