I Borghi dei Tesori e Le Vie dei Tesori ritornano alla BIT. 60 borghi che da maggio trasformeranno la Sicilia in un museo diffuso

MILANO – I luoghi da visitare sono migliaia, e spesso lontani dai circuiti tradizionali, legati a un angolo, un castello, un convento, una storia, un personaggio, una tradizione secolare. Ma tutto si condensa in un unico progetto: Le Vie dei Tesori e la sua costola, I Borghi dei Tesori, un progetto che parte dal patrimonio culturale della Sicilia per costruire un’offerta turistica fatta di scoperta, esperienze autentiche, relazioni con i “tesori” materiali e immateriali dell’Isola.

Un progetto turistico gemmato dal Festival che da Palermo – dov’è nato nel 2006 – si è diffuso in tutta la Sicilia. Un Festival che anima, mette in rete e racconta centinaia di luoghi di interesse culturale e storico e che – nato come progetto di protagonismo civico– è diventato un grande attrattore turistico. La scorsa edizione si è chiusa con 255 mila presenze in quasi tre mesi, con una ricaduta economica generata sul territorio che ha superato i 7 milioni e mezzo di euro, e un indice di gradimento dei visitatori di oltre il 90 per cento. Un risultato straordinario che pone Le Vie dei Tesori come tra i più grandi e partecipati festival italiani.

Quest’anno Le Vie dei Tesori e Borghi dei Tesori si intrecciano con l’Anno del Turismo delle Radici 2024, dedicato agli italiani all’estero, di discendenza o di passaporto, che vogliano andare sui luoghi delle proprie origini. Un’offerta turistica nuova progettata in Sicilia da Italea Sicilia, l’antenna territoriale del progetto voluto dal Ministero degli Esteri di cui la Fondazione Le Vie dei Tesori è partner.

Esperienze speciali (ricerche genealogiche, tour nei borghi, preparazione di pietanze tradizionali, workshop di dialetto) che verranno raccontate in anteprima alla BIT – la Borsa internazionale del Turismo di Milano – dove Le Vie dei Tesori e I Borghi dei Tesori sono stati invitati a presentare il progetto nello spazio della Regione Siciliana, tra le manifestazioni di punta di questo 2024 che si annuncia con numeri importanti in termini di arrivi turistici.

E per dare un assaggio di quello che i visitatori potranno assaporare visitando i borghi siciliani – veri conservatori di autentiche radici – l’associazione Borghi dei Tesori offrirà una degustazione legata alla memoria. Franco Arcuri, fornaio storico di uno dei borghi del Palermitano, la nobile Giuliana, sta preparando la mitica “tabisca”, la focaccia del paese che veniva impastata velocemente per “tastare” la temperatura dei forni a legna. Un cibo povero, dal sapore antico, che si serve con olio, acciuga e arancia, innaffiato dai vini siciliani offerti da Wine Sicily. Lunedì 5 febbraio la degustazione, alla quale parteciperà Giusi Battaglia, protagonista del format tv “Giusina in cucina” e ambasciatrice della cucina siciliana di tradizione.


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