“Le intercettazioni non blocchino l’approvazione della legge sull’acqua pubblica”

PALERMO – Il 16 luglio pomeriggio è stato approvato in via definitiva dalla IV Commissione Ambiente e territorio il DDL 445 “Disciplina in materia di risorse idriche“. Il testo prevede come unica forma di gestione quella pubblica e pone le basi per il riordino della gestione delle risorse idriche il Sicilia.

Nella stessa giornata del 16 luglio la pubblicazione delle intercettazioni sul Presidente Crocetta hanno scatenato le dichiarazioni di parlamentari e gruppi politici che chiedono l’immediato scioglimento dell’Assemblea regionale.

Al Presidente dell’Assemblea Regionale ed ai Capigruppo Parlamentari chiediamo, prima dello scioglimeto anticipato della legislatura, di portare in Aula ed approvare la legge sull’Acqua Pubblica per scongiurare il previsto commissariamento da parte del Governo nazionale per la mancata individuazione degli organismi sostitutivi alle disciolte Autorità d’Ambito.

“Un atto di responsabilità politica – hanno evidenziato nel loro comunicato il Comitato promotore della legge di iniziativa Popolare per l’Acqua Pubblica e il Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni – dovuto alla maggioranza dei siciliani che con i referendum del 2011, con un numero di votanti maggiore a quello che ha eletto l’intera Assemblea Regionale, hanno detto SI’ all’acqua pubblica, e che da allora attendono che questa promessa, sventolata dallo stesso Crocetta in campagna elettorale, diventi realtà. Una responsabilità che grava oggi su ognuno dei novanta On.li Deputati all’ARS. Capiremo – continua il comunicato – nelle prossime ore se per la nostra classe politica ha un peso il rispetto della volontà Popolare e dei Consigli Comunali che da anni si battono per una gestione pubblica e partecipativa del Bene Comune primario, se ha un valore lo Statuto autonomo che ci assegna competenze esclusive in materia di Acque pubbliche, se gli interessi collettivi sono superiori a quelli particolari o se invece preferirà lavarsene le mani piegandosi ai desiderata di un governo nazionale che gli esiti referendari sta aggirando in ogni modo. La legge sull’Acqua può e deve essere approvata subito, basta volerlo!”.

 


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