Nel 2013 sono stati registrati in Sicilia 1.457 nuovi marchi e 73 nuovi brevetti

PALERMO – Due artigiani madoniti hanno inventato uno strumento per installare le cassette elettriche nei muri in pochi minuti e con massima precisione.

Un Archimede pitagorico di Palermo, invece, ha progettato un paio di occhiali da sole che regolano la luce in modo da evitare i colpi di sonno.

Sono questi alcuni esempi delle 73 richieste di brevetto depositate nelle nove Camere di commercio dell’Isola durante il 2013.

Il numero, però, sale a 211 se si considerano anche i siciliani che hanno presentato domanda presso un altro ente camerale italiano.

Stesso discorso vale anche per la registrazione dei marchi: 1.457 in Sicilia e altre 1.744 richieste presentate da siciliani al di là dello Stretto.

A fotografare i numeri delle invenzioni made in Sicily è Unioncamere Sicilia che oggi (4 aprile) a Palermo ha organizzato il workshop di chiusura del progetto “La proprietà industriale – strumento competitivo a sostegno della pmi siciliane”.

Il confronto con l’anno precedente parla di un incremento dei marchi, passati da 1.249 a 1.457, mentre calano leggermente i brevetti: si va dai 79 del 2012 ai 73 del 2013.

A livello provinciale a fare la parte del leone è stata la provincia di Catania con 28 invenzioni depositate.

Seguono Palermo (13), Caltanissetta (12) e Messina (10). Ultime Enna (5), Ragusa e Siracusa (entrambe 2 richieste) e Agrigento (1). Nessuna invenzione è stata depositata a Trapani.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i risultati del progetto “La proprietà industriale – strumento competitivo a sostegno della pmi siciliane”.

Tra questi la massiccia partecipazione di imprese, ordini professionali e aziende ai dodici incontri in web conference organizzati dagli esperti di Unioncamere Sicilia e incentrati sui temi di “Proprietà intellettuale”, “Marchi e brevetti”, “Disegni e modelli”, “Diritto d’autore” e “Contraffazione”. Tutto il materiale informativo è visionabile sul sito www.unioncameresicilia.it.

«L’incontro conclusivo del progetto “La proprietà industriale – strumento competitivo a sostegno delle pmi siciliane” – ha dichiarato Vittorio Messina, vicepresidente di Unioncamere Sicilia – conferma la validità di un percorso che, oltre ad aumentare il numero dei consapevoli utilizzatori, promuove la diffusione di una cultura della Proprietà Industriale fondata sulla gestione dinamica dei beni immateriali, superando la diffusa concezione statica che riconduce i diritti di PI a meri strumento di protezione, per non dire di costo. Affinché le imprese e i cittadini possano beneficiare di un sistema di proprietà industriale efficiente – ha concluso Messina – occorre anzitutto che le strutture preposte al presidio dei connessi procedimenti amministrativi di concessione e registrazione dei titoli siano pienamente rispondenti alla propria missione istituzionale. In tal senso, il sistema camerale fa la sua parte garantendo un prezioso servizio attraverso il puntuale funzionamento degli Uffici  brevetti e marchi».

“Non facciamo fuggire i nostri cervelli! – ha detto il capogruppo Ncd all’Ars, Nino D’Asero, prendendo spunto dal workshop sui brevetti degli inventori siciliani che si è tenuto oggi (4 aprile)  a Unioncamere Sicilia – Un’importante iniziativa in un campo che rappresenta, come dice la storia recente della Sicilia, uno dei nostri fiori all’occhiello che non dobbiamo far appassire e che la politica deve sostenere assolutamente senza… mettervi sopra il cappello. Troppo spesso – ha concluso D’Asero – piangiamo sul latte versato o, meglio, sulle nostre migliori menti creative e inventive che, non trovando sbocchi in questa nostra Isola sono costrette a emigrare. Dobbiamo fare la nostra parte per garantire le eccellenze. Non ci tireremo indietro”.

 

 

 


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