Nuove direttive per le attività commerciali in zona PIP (area artigianale contrada Strasatto)

Felice Errante

CASTELVETRANO – Un nuovo provvedimento del sindaco Felice Errante consente la vendita diretta dei prodotti realizzati nelle aziende della zona Pip (meglio nota come zona artigianale di contrada Strasatto) limitatamente, però, ai prodotti fabbricati in proprio dalla ditta titolare e aprendo così nuove possibilità di commercializzazione.

L’iniziativa, che potrebbe diventare una preziosa boccata d’ossigeno in tempi di criticità come quelli attuali, nasce dalla valutazione effettuata all’interno di un apposita conferenza di servizio, alla presenza del Sindaco, del Segretario Generale,  del Dirigente del III Settore Ing. Giuseppe Taddeo, dell’Avv. Francesco Vasile per l’Ufficio Legale e della Sigle sindacali, dove si è discusso sulle attività commerciali nel piano per insediamenti produttivi artigianali.

In tale occasione si è convenuto sulla opportunità di potere consentire lo svolgimento di attività commerciale nella zona PIP, a seguito delle richieste che pervengono dagli insediati nell’area artigianale do contrada Strasatto che sono state valutate meritevoli di considerazione.

“Il provvedimento va in direzione della riduzione del tetto dei costi a cui le aziende vanno incontro, iniziando appunto dalla commercializzazione e distribuzione di quanto producono – ha detto il Sindaco – La filiera corta, del resto, è certamente uno dei migliori antidoti che la scienza economico-finanziaria al momento è in grado di indicare”.

Nelle prossime settimane, quindi, gli artigiani della zona potranno porre in esposizione e libera vendita il proprio prodotto, senza necessariamente affidare a terzi la commercializzazione degli stessi. Viene soltanto posto un limite preciso alle destinazioni, all’interno degli opifici, di tipo residenziale e comunque ritenuto non pertinente all’attività artigianale: si vuole evitare la trasformazione di spazi produttivi in ambienti residenziali o soltanto commerciali “che non avrebbero riferimento alcuno con gli scopi che si vogliono perseguire. A tal fine – ha ribadito Errante – regolamentando appositamente i piani commerciali, si è introdotto appunto nelle zone D, comprese le zone D2 di tipo artigianale, la possibilità di riservare il 40 % delle superfici ad attività commerciale”.


Pubblicato

in

,

da