Pensioni più alte, assemblea Cisal ai Cantieri della Zisa di Palermo. Continua la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare

PALERMO – Pensioni più alte di oltre 300 euro al mese, grazie al riscatto agevolato dei contributi figurativi, per quasi 400 mila lavoratori socialmente utili in tutta Italia, di cui quasi 40 mila solo in Sicilia. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal sindacato Cisal e dalla
federazione Siad-Csa e depositata lo scorso febbraio in Cassazione, a sostegno della quale è in corso la raccolta firme nelle varie province siciliane.
Questa mattina (19 ottobre), ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo, si è
tenuta un’assemblea per i lavoratori della Regione Siciliana e del Comune capoluogo. “Un momento prezioso per spiegare nel dettaglio la nostra proposta di legge – dice Giuseppe Badagliacca – che vuole garantire pensioni più dignitose a chi per anni ha lavorato e ora rischia di ritrovarsi con assegni addirittura inferiori alla pensione sociale. Un’ingiustizia a cui intendiamo porre rimedio”.
Se il ddl verrà approvato in Parlamento, i lavoratori socialmente utili di categoria A e B potrebbero riscattare i contributi figurativi con cifre dimezzate in virtù delle norme già previste in Finanziaria e nel Decreto Lavoro. La retribuzione di riferimento sarebbe quella percepita alla presentazione dell’istanza, con un incremento pensionistico mensile di 327 euro per categoria A e 363 euro per
categoria B.
“La proposta riguarda tutti i lavoratori socialmente utili d’Italia che hanno ricevuto una contribuzione figurativa e che si ritrovano con appena 700 euro di pensione – aggiunge Angelo Lo Curto –. Chi è più avanti con l’età necessita di un reddito adeguato, per questo stiamo tenendo assemblee in tutte le province siciliane riscontrando grandi consensi anche tra cittadini non direttamente interessati, ma che hanno firmato per garantire pensioni più dignitose che arriverebbero così almeno a mille euro. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a recarsi presso la Segreteria generale del comune di residenza o presso le nostre strutture territoriali per firmare la proposta di legge”.


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